Benedict Cumberbatch e la parità di retribuzione tra i sessi
In una recente intervista a Radio Time, l’attore Benedict Cumberbatch si è espresso incisivamente sul tema della parità di retribuzione dei sessi, approfittandone per lanciare il suo prossimo progetto lavorativo
Non dovrebbe solo essere “uno dei punti cardine del femminismo”, come Benedict Cumberbatch l’ha definita in una recente intervista a Radio Times.
La parità di retribuzione tra i lavoratori e le lavoratrici dovrebbe essere alla base della civiltà, di quella cosa che si possa anche solo lontanamente definire dignità.
Nelle puntate precedenti
Peccato che del tema si parli sempre troppo poco e spesso in maniera strumentale. Se per esempio, Claire Foy di “The Crown”, non si fosse espressa in questo senso, nessuno di noi si sarebbe mai posto il problema che, forse, la disparità esiste, ed è ben lontana dai proclama che non sono poi così diversi da quel meccanismo che, oggi più che mai, tende spesso a rendere l’identità di genere nient’altro che un mero slogan. Oggi le luci sono accese, le indignazioni si sprecano. Ma per quanto?
Le dichiarazioni di Benedict Cumberbatch a Radio Times
Sulla questione è intervenuto anche Benedict Cumberbatch, il magnetico protagonista della serie tv Sherlock, il quale non è certo una persona che le manda a dire.
L’attore ha incisivamente dichiarato che una delle condizioni per cui lui accetti o meno un nuovo lavoro è proprio la parità di retribuzione tra gli attori e le attrici.
Cumberbatch, che è anche un abile venditore di sè stesso, ha poi sottolineato che pochissimi all’interno della sua casa di produzione, la Sunny March, hanno sposato tale politica, dicendosi pronto ad affrontare il tema del femminismo (già, ma quale?) già a partire dal suo prossimo progetto incentrato sull’analisi del concetto di maternità durante un disastro ambientale.
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