Lega, rimandata sentenza sul sequestro fondi
Lega, è stata rimandata la sentenza sul sequestro fondi. In ballo 49 milioni di euro dal 2008 al 2010. I legali: “soldi da donazioni di cittadini”
I giudici del Riesame di Genova si sono riservati la decisione sul sequestro dei fondi della Lega. A dirlo è il legale del Carroccio Giovanni Ponti, uscendo da Palazzo di Giustizia poco dopo le 10.30. Dunque potrebbe slittare a domani la decisione sul sequestro, legato alla condanna di Umberto Bossi, dell’ex tesoriere Belsito e di tre ex revisori contabili della Lega per la truffa alla Stato sui rimborsi elettorali dal 2008 al 2010, una somma di 49 milioni.
Al momento ne sono stati sequestrati circa tre. Gli avvocati hanno presentato una lista di cittadini che hanno dato un contributo alle casse del partito al fine di dimostrare che i soldi a disposizione non sono frutto del vecchio finanziamento pubblico ma del nuovo corso del partito. “Affermare che questi soldi siano profitto di un reato – ha dichiarato l’avvocato Ponti – è un non senso giuridico, ma ci rimettiamo alla decisione del tribunale”.
La Cassazione per prima aveva deciso di rinviare al Riesame dopo avere accolto la richiesta della Procura di poter sequestrare fondi del Carroccio, oltre a quelli già trovati. Il sequestro era stato stabilito dal tribunale che, lo scorso anno, aveva condannato Bossi, Belsito e tre ex revisori contabili per truffa. I giudici potrebbero accogliere quanto stabilito dalla Cassazione e dare il via libera alla procura oppure decidere di accogliere la tesi dei difensori del Carroccio che faranno valere contro il sequestro anche la sentenza di giugno della Corte di Strasburgo sull’ecomostro di Punta Perotti: l’Italia fu condannata per aver proceduto alla confisca dei terreni dove venne edificato il complesso senza una precedente condanna dei responsabili.
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