Israele, si aprono i seggi: Netanyahu si gioca il tutto per tutto
Giorno di elezioni in Israele, con una situazione del tutto incerta. Avigdor Lieberman è l’ago della bilancia nello scontro Netanyahu-Gantz
A meno di sei mesi di distanza dall’ultimo voto, Israele torna oggi alle urne per rinnovare la Knesset, il Parlamento. Si tratta della prima volta nella storia del Paese, in cui non si è mai verificato qualcosa di simile. “Ci vediamo fra sei mesi, quando Bibi ci chiamerà di nuovo a votare“, saluta i suoi amici sulla spiaggia Ariel, specializzando in medicina. Bibi è il soprannome di Benjamin Netanyahu, primo ministro uscente che rischia di non essere riconfermato. A fare da ago della bilancia sarà Avigdor Lieberman.
Quella che si svolgerà sarà una battaglia tutta interna alla destra o, al massimo al centro-destra. Infatti, Netanyahu (destra) avrà un testa a testa con Blu e Bianco (centro) dell’ex capo di Stato maggiore Benny Gantz, 60 anni. Ad Aprile, entrambi presero ciascuno 35 seggi, sui 120 della Knesset. Bibi poteva contare su una coalizione più ampia, ma questo non è riuscito a formare il Governo, e così si è tornati a votare.
Il vero e proprio trionfatore, però, è Avigdor Lieberman, 61 anni, ex ministro della Difesa e degli Esteri, che con il suo “no” ha bloccato la nascita dell’esecutivo. I sondaggi, infatti, gli attribuiscono fra 9 e 11 seggi, più del doppio dei quattro che ha ora. Sarà dunque lui a far cadere l’ago della bilancia dalla parte di Netanyahu o da quella di Gantz.
Se il risultato di Lieberman fosse quello previsto, avrebbe in mano il destino del primo candidato per la presidenza d’Israele.
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