Coronavirus, Renzi controcorrente: “Riapriamo tutto”
Il leader di Italia Viva lancia la provocazione: “Fabbriche riprendano prima di Pasqua, le scuole il 4 Maggio. C’è già fame, si rischia la rivolta”
“Riapriamo.“. Questo il messaggio lanciato alla politica da Matteo Renzi che, intervistato da Avvenire, ridimensiona l’emergenza Coronavirus. Secondo il leader di Italia Viva i prossimi due anni saranno di convivenza con il virus. Quindi è necessario che al più presto si riprenda una vita normale.
Su questo Renzi è abbastanza chiaro: “Bisogna consentire che la vita riprenda. E bisogna consentirlo ora. Sono tre settimane che l’Italia è chiusa e c’è gente che non ce la fa più. Non ha più soldi, non ha più da mangiare. I tentacoli dell’usura si stanno allungando minacciosi, specialmente al Sud. Ma bisogna riaprire.”
Per l’ex premier la prolungata quarantena rischia di sfociare in rivolta sociale: “L’Italia non può stare ibernata per un altro mese perché così si accende la rivolta sociale. I balconi presto si trasformeranno in forconi; i canti di speranza, in proteste disperate. È per questo che le istituzioni devono agire senza perdere nemmeno un giorno.”
“Facciamo un’autocertificazione in meno e un tampone in più.“, questa invece la frecciatina lanciata al Governo, colpevole secondo Renzi di aver inondato di burocrazia i cittadini anche in questo momento di emergenza.
Sul tema scuola, Renzi lancia l’idea di riaprire il 4 Maggio: “Bisogna garantire gli esami: il sei politico fa male. I ragazzi hanno il diritto di essere valutati e il Governo ha il dovere di permetterlo. E allora faccio una proposta concreta: si torni a scuola il 4 Maggio. Tutti di nuovo in classe, mantenendo le distanze e dopo aver fatto comunque tutti un esame sierologico: una puntura su un dito e con una goccia di sangue si vede se hai avuto il virus.”
I contro
Le parole di Renzi tutto sommato sembrano più una provocazione che vera iniziativa politica. Virologi ed esperti medici tra cui il prof. Fabrizio Pregliasco, hanno infatti subito stroncato l’idea del “Riapriamo“. L’unica via per arginare il Coronavirus, prima del vaccino, è la quarantena.
Anche dalla politica arrivano prese di distanza dalle dichiarazioni dell’ex premier. È il caso, per esempio, di Carlo Calenda che attacca: “Caro Matteo Renzi, la tua dichiarazione è poco seria. Potremo riaprire quando la curva inizierà a flettere seriamente. Altrimenti il lockdown sarà stato inutile e dovremo riapplicarlo al primo riaccendersi di un focolaio.“
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