Invio corrispettivi telematici: modalità e praticità
I corrispettivi telematici sono una delle novità fiscali introdotte da qualche tempo a questa parte per in Italia
Insieme alla fatturazione elettronica, i corrispettivi telematici costituiscono l’innovazione digitale di punta che l’Esecutivo e Agenzia delle Entrate hanno voluto adottare per cercare di debellare la piaga dilagante dell’evasione fiscale.
Una piaga che oggi si aggira addirittura attorno ai 300 miliardi di Euro l’anno, contando l’evasione delle imposte dirette, il lavoro a nero e l’economia sommersa. Si tratta di un danno molto profondo nel tessuto economico e fiscale del nostro paese, difficile da sanare.
Per cercare di porre rimedio a questa incresciosa situazione il Governo ha pensato di adottare misure di controllo più serrate. Tra queste spicca per l’appunto lo scontrino elettronico. Oggi le procedure sono state notevolmente semplificate. É infatti già possibile inviare lo scontrino elettronico senza registratore fiscale telematico, risparmiando tempo e denaro.
Cosa cambia rispetto al passato
Poco o niente è la risposta. Lo scontrino elettronico è andato infatti a sostituire definitivamente (o quasi) il predecessore cartaceo. La compilazione rimane sempre la stessa. I dati che vi devono essere riportati in forma chiara e precisa, sono infatti sempre uguali: dalla partita iva, alla denominazione aziendale, dalla data/ora di emissione, al numero progressivo identificativo.
I corrispettivi telematici sono, a tutti gli effetti, la copia digitale del vecchio scontrino cartaceo. La differenza sostanziale rispetto al passato, risiede semplicemente nell’immediatezza della trasmissibilità.
Con il nuovo sistema infatti la comunicazione dei corrispettivi telematici è pressoché istantanea. L’esercente infatti è tenuto ad emettere lo scontrino elettronico al momento del pagamento del bene/servizio oggetto della transazione. La richiesta è quindi inoltrata direttamente ad Agenzia delle Entrate, senza aver bisogno di aspettare fine giornata e la chiusura della cassa.
In questo modo la “tentazione” da parte dell’esercente di non “battere uno scontrino” o di non comunicare la transazione, si assottiglia, ma soprattutto i commercianti sono sollevati da gravosi passaggi.
Le modalità di invio
Sostanzialmente AdE ne ha messe a disposizione due:
- Attraverso il Portale Fatture e Corrispettivi
- Utilizzando i Registratori di Cassa Telematici
Premettiamo subito che, purtroppo, entrambe queste due modalità sono piuttosto macchinose e poco pratiche. Chi non ha dimestichezza con la tecnologia incontrerà sicuramente delle difficoltà.
Utilizzare il portale di Agenzia, “Fatture e Corrispettivi”, significa prima essersi registrati grazie alle credenziali SPID o CLN e poi seguire le indicazioni del portale. Contorte e controverse, sono un vero labirinto di indicazioni fuorvianti.
La seconda opzione invece invece va a gravare sulle tasche dei commercianti. Acquistare un registratore di cassa telematico significa dar fondo a diverso credito. Vero è che lo Stato ha messo a disposizione dei bonus e degli incentivi per chi decide di convertire il vecchio registratore di cassa, in uno nuovo telematico. Ma anche questo significa comunque dover pagare diversi soldi per adeguarsi.
Non solo. I registratori di cassa telematici richiedo una connessione internet fissa e funzionante, un’assistenza H24 e soprattutto una manutenzione non tanto economica.
Alla luce di tutto questo non ci sentiamo di consigliare né il primo, né il secondo metodo. Ma quali sono allora le alternative?
Invio corrispettivi telematici senza registratore di cassa
L’unica alternativa valida rimane quella di sfruttare una piattaforma che consenta di interfacciarsi direttamente con AdE, senza aver bisogno di spendere soldi inutilmente su un registratore di cassa telematico. Esiste infatti la possibilità di utilizzare un sistema innovativo che consente di inviare la richiesta di emissione di uno scontrino elettronico direttamente ad Agenzia.
Quando AdE riceve la richiesta risponde inviando al mittente un documento pdf, più il numero progressivo identificativo della transazione. Per quanto riguarda il documento pdf, questo può essere girato al cliente semplicemente via email o via chat. Mentre il numero progressivo può essere stampato con l’ausilio di una piccola stampante bluetooth.
Il vero vantaggio di questa innovativa modalità di invio dei corrispettivi telematici senza registratore di cassa, è rappresentato dal fatto che è AdE che assolve, per conto dell’esercente, agli obblighi normativi e fiscali.
C’è inoltre da tenere conto che l’introduzione dello scontrino elettronico andrà a vantaggio anche degli acquirenti. Infatti i corrispettivi telematici sono archiviati digitalmente e potranno essere consultati e recuperati in qualunque momento ai fini della garanzia (conservazione degli scontrini ai fini della detrazione fiscale, o per la dichiarazione dei redditi, note spese, ecc…).
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