Santi Cosma e Damiano: ecco la storia dei Santi del 26 Settembre
I santi Cosma e Damiano furono martiri fratelli. Erano gemelli e studiarono assieme medicina in Siria. Vissero la persecuzione di Diocleziano
Oggi è un anniversario di quelli importanti. I santi Cosma e Damiano sono tra i più celebrati dalla Chiesa e tra i più particolari. I due martiri, infatti, erano fratelli gemelli, secondo il Martirologio Romano, e compagni non solo di sangue, ma anche di fede e di martirio. Entrambi studiarono medicina in Siria e ricevettero un’educazione cristiana davvero ammirabile. Animati da vero spirito di fede e di carità si servirono della loro arte per curare sia i corpi sia le anime con l’esempio e con la parola.
Cosma e Damiano riuscirono nell’intento di convertire al cristianesimo tantissimi pagani, rifiutando ogni tipo di compenso. Loro, infatti, erano contenti di esercitare la propria arte e di organizzare l’apostolato. In questo modo si attirarono amore e stima non solo dai cristiani, ma anche dagli stessi infedeli. Il loro soprannome prescelto era “anargiri” (“senza denaro”), proprio perché non facevano pagare nessuna cura agli infedeli. Ma l’insidia li travolse quando Diocleziano, nel 300 circa, cominciò a perseguitare i cristiani. I due si trovavano ad Egea di Cilicia, in Asia Minore.
Il proconsole, dopo aver ascoltato le loro suppliche, non si fece intenerire e li fece gettare in una fornace ardente. Liberati miracolosamente dal Signore, dopo altri vari tormenti, furono fatti decapitare a Egea probabilmente nel 303. Sul loro sepolcro si moltiplicarono i miracoli. Giustiniano, raccomandatosi alla intercessione di questi santi medici, fu guarito da mortale malattia e per riconoscenza fece erigere in loro onore una sontuosa basilica. In loro onore Papa Felice IV (525-530) fece costruire a Roma una chiesa, decorata di mosaici stupendi.
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