Haaland il precoce, distrugge record come le porte avversarie
Il giovane norvegese Haaland continua a stupire a suon di gol. Sedici in sole dodici giornate di Champions League: meglio di Messi e Ronaldo
Siamo di fronte ad un fenomeno, inutile ripeterci, sarebbe lapalissiano, ma Haaland ci costringe a farlo. Non per le sue doti tecniche che sono visibili anche ai meno esperti, ma per la sua fame e maturità fuori dal normale per un classe 2000. Un norvegese che ha numeri bassi soltanto all’anagrafe e non parliamo ovviamente dell’altezza.
Un macchina che parla la lingua del gol. Haaland sta impressionando e distruggendo record con una facilità disarmante. Già sedici gol in Champions League (qui la cronaca di Juventus e Lazio) in sole dodici partite. Tanto per citare due giocatori qualunque, Messi dopo tante partite ne aveva segnati soltanto due e Cristiano Ronaldo nessuno, per poi scrivere la storia.
Adesso il libro si è riaperto, ci sono nuove pagine da riempire. Inutile contare i suo gol perché alla prossima partita saremo costretti ad aggiornare nuovamente il tabellino. Forza, esplosività, senso del gol, agilità mista a potenza (nonostante l’altezza). Quello che emerge è la sua voglia di sfruttare gli errori e capitalizzarli, come la rete siglata ieri sera contro il Brugge, con un sinistro a giro velenoso su un tocco avversario. Haaland non fermarti, a noi piaci così e al Borussia Dortmund anche.
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