Corea del Nord: Kim Jong-un annuncia una “nuova carestia”
La Corea del Nord si appresta a vivere una nuova crisi economica. Ad annunciarlo il leader supremo nord-coreano Kim Jong-un
Tempi duri per la Corea del Nord, che si appresta a vivere una dura crisi economica. Sarà la seconda per importanza, dopo l’Ardua Marcia, la crisi degli anni 90 in cui morirono milioni di persone per carestia. Lo conferma il leader supremo Kim Jong-un. In una riunione dei segretari di cellula del Partito dei lavoratori coreani, il leader ha parlato di una “nuova, più difficile Ardua Marcia.”
La fuga dalla Corea del Nord
La difficoltà sarebbe confermata anche dall’improvvisa “fuga” dal paese di diplomatici e funzionari di organizzazioni non governative.
“Ho deciso di chiedere alle organizzazioni del Partito dei lavoratori coreani a tutti i livelli, compreso il Comitato centrale e i segretari di cellula, di condurre un’altra, più difficile “Ardua Marcia” per sollevare il nostro popolo dalle difficoltà. Anche di poco, seguendo il Partito come se fosse la propria madre e superando le tribolazioni per decenni, in modo da difendere il popolo e da fornire materiali migliori e benessere culturale.”, ha affermato il leader nordcoreano.
L’Ardua Marcia
Kim Jong-un deve ora fare i conti con il passato che si ripete. Ripercorre i passi del padre, Kim Jong II, il dittatore che, nella seconda metà degli anni ’90, dovette guidare la Corea del Nord nella dura carestia causata sia da disastri naturali, che dalla fine dell’aiuto sovietico. All’epoca i dati relativi ai decessi furono pressoché tenuti nascosti, ma secondo fonti non ufficiali, si sarebbe trattato di oltre tre milioni di morti per fame.
Ora, la Corea del Nord si dice immune dal Coronavirus, avendo bloccato i confini a persone e merci. Tuttavia, appare poco credibile l’immagine resa dal leader nordcoreano, di un’isola felice lontana dal pericolo del contagio.
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