Marò, tribunale indiano archivia tutte le accuse contro i due italiani
Dopo oltre 9 anni, si conclude la vicenda dei due Marò accusati di aver ucciso dei pescatori in India. Il tribunale locale accetta il risarcimento alle famiglie e archivia tutte le accuse
La vicenda dei due Marò, accusati dal governo indiano di aver ucciso alcuni uomini su un peschereccio al largo delle coste del Kerala, si può definire conclusa. A distanza di oltre 9 anni da quel famoso 15 febbraio 2012, i due fucilieri della marina militare italiana sono stati finalmente riconosciuti come innocenti. A porre fine alla vicenda è stata la Corte Suprema indiana che ha accettato un risarcimento alle famiglie delle vittime pari a 100 milioni di rupie (1,1 milioni di euro), archiviando di fatto qualsiasi procedimento penale nei confronti di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, imbarcati sulla petroliera italiana Enrica Lexie come nuclei militari di protezione. I media indiani riportano la notizia. Il risarcimento è stato accettato dei proprietari dell’imbarcazione, del governo indiano, dello Stato del Kerala e degli eredi dei due pescatori.
Grande soddisfazione per Paolo Gentiloni, commissario Ue agli Affari Economici, che commenta: “Si chiude il caso con l’India. Un successo della diplomazia italiana“. Mentre in una nota della corte si legge: “Siamo soddisfatti che il pagamento ex gratia già presentato possa essere considerato un importo ragionevole di compensazione e interesse degli eredi. Riteniamo che sia adatto a chiudere tutti i procedimenti in India, compresi i procedimenti penali“. Un anno fa, il governo indiano aveva riconosciuto l’immunità dei due marò, ritenendo però che l’Italia dovesse risarcire i parenti delle vittime.
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