Biden e Xi Jinping, il summit: toni schietti e cordiali ma tensione su Taiwan
Nel summit virtuale tra Joe Biden ed il presidente cinese Xi Jinping, i due hanno trovato un punto d’accordo nella lotta ai cambiamenti climatici. Ma c’è tensione su Taiwan. Afferma Xi: “cercare l’indipendenza è scherzare col fuoco”
Un summit virtuale con l’intento di riavvicinare due nazioni leader i cui rapporti non sono mai stati così tesi come negli ultimi mesi. Il presidente americano Joe Biden ha incontrato, in teleconferenza, il suo omologo cinese, Xi Jinping. Sin da subito i toni sono stati maggiormente distesi, grazie anche al vecchio rapporto di amicizia tra i due. Xi ha infatti bypassato il protocollo salutando con la mano Biden, segno delle reali intenzioni distensive dei due. “Non solo davanti ai nostri popoli ma davanti al mondo intero abbiamo la responsabilità di gestire la competizione tra i nostri due Paesi con responsabilità“, questo l’appello di Joe Biden, immediatamente raccolto da Xi che si dice pronto a cooperare affinché due grandi potenze mondiali collaborino per un futuro prospero, purché nel rispetto reciproco.
Passati i convenevoli – neanche troppo formali-, l’incontro entra nel vivo e nelle tre ore successive, i leader mondiali hanno affrontato i principali temi caldi. Sin da subito, l’inquilino della Casa Bianca ha espresso perplessità sulla situazione nello Xinjiang, nel Tibet e ad Hong Kong, in quanto gli Usa ritengono ci siano state violazioni dei diritti umani. Inoltre, l’appello dell’americano a Pechino di rispettare le regole commerciali, con riferimento ad alcune “pratiche inique” che ledono il lavoro del commercio statunitense. Ma i toni si accendono quando, sempre Biden, affronta l’argomento Taiwan, mettendo in guardia Xi da azioni unilaterali che possono minare la pace e la stabilità della regione.
Nessun timore da parte del presidente cinese che ribadisce con fermezza l’esistenza di “una sola Cina“: “Cercare l’indipendenza di Taiwan vuol dire giocare con il fuoco“, ha tuonato senza mezzi termini. “Se verrà superata la linea rossa dovremo adottare misure decisive“, prosegue Xi. Inoltre, quest’ultimo esorta il collega oltre oceano a spingere “la politica degli Stati Uniti nei confronti della Cina a tornare su un binario razionale e pragmatico“, rispettando “i principi del rispetto reciproco, della pacifica convivenza e di una cooperazione vantaggiosa per entrambe le parti“. Toni ancora caldi, quindi, tra i due nonostante dei barlumi di speranza per una prossima pace. A maggior ragione che i due hanno individuato nella lotta ai cambiamenti climatici un obiettivo in comune.
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