Sanremo 2022: Mahmood e Blanco perfetti nella loro vulnerabilità
Sono stati "Brividi" sulla pelle. Mahmood e Blanco si mettono a nudo occhi negli occhi, a Sanremo 2022: "Ti vorrei amare ma sbaglio sempre"
Ieri sera a Sanremo 2022 sono stati letteralmente “Brividi”.
Un amore (finito) nel testo e due uomini sul palco che si sono spogliati di ogni sovrastruttura, dando in pasto al pubblico i propri limiti (“e ti vorrei amare, ma sbaglio sempre”). Due voci – una più eterea, quella di Mahmood; l’altra più sporca, quella di Blanco – capaci di incastrarsi perfettamente, di armonizzarsi, di non confondersi nella tonalità dell’altra. Una ballad che ha disperso nel teatro Ariston un canto disarmante e credibile. Una canzone, quella scritta dal predestinato diciottenne e dal vincitore di Sanremo 2019, che rispecchia la melodia sanremese senza rinunciare ad un colore originale e personalissimo.
Ricevono l’applauso più forte della sala stampa. Sono ai vertici della classifica della prima serata. Colpiscono alla prima nota perché sono perfetti nella loro vulnerabilità. Perché senza retorica né moralismi si guardano negli occhi, da uomo a uomo, tracciando un bilancio emotivo un po’ amaro: “A volte non so esprimermi”. Il rapper dall’esordio d’oro, in un momento di enfasi, strattona la giacca di Alessandro. Un gesto non programmato che la dice lunga sulla loro intesa. L’abbraccio finale spazza via ogni dubbio: questa coppia andrà in orbita. E Michelangelo, che tocca i tasti del pianoforte che li accompagna, assiste a questa consacrazione come protagonista silenzioso ma non meno decisivo. Mi correggo: questo trio andrà in orbita.
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