2 Febbraio 2022 - 12:52

Monica Vitti è morta: addio alla ragazza con la pistola

Tra le ultime uscite pubbliche, racconta l'amore di una vita Roberto Russo, la prima romana del musical Notre Dame de Paris nel 2002

Monica Vitti intervista

Monica Vitti, musa di Michelangelo Antonioni, si era allontanata dalle scene nel 2001, quando fu ricevuta al Quirinale per la cerimonia dei David di Donatello

Il cinema italiano perde la sua stella più fragile e luminosa: all’età di 90 anni è morta Monica Vitti, musa di Michelangelo Antonioni e controparte di Alberto Sordi in alcuni degli esempi più riusciti della cosiddetta commedia all’italiana.

Ne ha dato notizia Walter Veltroni che, sui suoi canali social ufficiali scrive: “Roberto Russo, suo compagno di questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con grande dolore, affetto, rimpianto“.

Nome d’arte di Maria Luisa Ceccarelli, Monica Vitti si era ufficialmente ritirata dalle scene nel 2001: una delle sue ultime apparizioni pubbliche quell’anno, la vedeva al Quirinale in occasione della cerimonia di consegna dei David di Donatello, premio di cui è stata insignita (in qualità di Miglior Attrice Protagonista) per ben 5 volte e per i film: “La ragazza con la Pistola”, “Ninì Tirabusciò – La ragazza che inventò la mossa”, “Polvere di Stelle”, “L’anatra all’Arancia” e “Amori Miei”.

La malattia

Attorno alla malattia di Monica Vitti si è andata alimentando negli anni una distorta mitologia, sulla quale il suo compagno non ha mai perso occasione di fare chiarezza: “Voglio smentire che Monica si trovi in una clinica svizzera, come si diceva”, puntualizzava tempo fa ai colleghi del Messaggero Roberto Russo, “lei è sempre stata a casa a Roma, con una badante e con me. Ed è la mia presenza a fare la differenza, per il dialogo che riesco ad instaurare con i suoi occhi. E non è vero che Monica vive isolata, fuori dalla realtà”.

Sulla Monica Vitti privata, Russo infine ricorda: Prima della malattia, le ultime uscite sono state per la prima di Notre Dame de Paris e per il compleanno di Alberto Sordi”.