Vaiolo delle scimmie, identificato primo caso in Italia: in arrivo una task force dell’Iss
Un nuovo virus è sbarcato in Italia, si tratta del cosiddetto “vaiolo delle scimmie” o monkeypox virus. L’infezione è stata riscontrata su un uomo rientrato dalle Isole Canarie che si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Roma. Una volta verificata la sospetta infezione, il paziente è stato trasferito allo Spallanzani.
Vaiolo delle scimmie, le dichiarazioni dello Spallanzani
Il virus “è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e dissequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. Attualmente il paziente rimane in discrete condizioni generali e sono in corso le prime indagini e il tracciamento dei contatti“. Le prime dichiarazioni rilasciate dallo Spallanzani.
Secondo lo stesso ospedale, sono in corso accertamenti su altri due casi sospetti. “Al momento i tre casi osservati e gli altri verificatesi negli altri Paesi europei e in Nord America non presentano segni clinici di gravità“. La trasmissione del virus può avvenire tramite le goccioline di saliva e il contatto lesioni o liquidi biologici infetti.
L’Iss convoca una Task Force e sintomi
Vista la situazione in continua evoluzione l’istituto superiore di sanità ha deciso di convocare “una task force composta da esperti del settore“. Inoltre, “ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse“. Tutto al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale.
Secondo lo stesso organo di controllo, i sintomi dell’infezione si presenterebbero con “febbre, dolori muscolari linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste“. Al momento si pensa che i soggetti più a rischio siano colore che non hanno effettuato il vaccino contro il vaiolo abolito in Italia nel 1981.
Le parole del ministro Speranza
Sulla vicenda è intervenuto anche il Ministro della salute Roberto Speranza. Il ministro, attualmente a Berlino per il G7, ha dichiarato di “Teniamo alto il livello di attenzione. Grazie alla nostra rete di sorveglianza europea e nazionale“.
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