Giulia Cecchettin, trovato altro coltello nell’auto di Turetta
Non è finita qui. Il caso relativo a Giulia Cecchettin sembra arricchirsi di dettagli di ora in ora. Infatti, stando alle ultime, Filippo Turetta, al momento del delitto, aveva con sé anche un altro coltello, oltre quello usato per uccidere la ragazza. La Polizia tedesca ha trovato l’arma la notte tra sabato e domenica all’interno della Fiat Punto nera parcheggiata sulla corsia d’emergenza dell’autostrada A9. L’auto era non molto lontana da Lipsia.
Il coltello, naturalmente, è stato prontamente sequestrato e sarà sottoposto ad attenti rilievi da parte dei carabinieri dei RIS. Anche tutti gli effetti personali del 22enne saranno sottoposti ad accertamenti. Il coltello ritrovato nell’auto di Turetta è il secondo di questa storia, dopo quello da cucina con una lama di 21 centimetri e privo del manico rinvenuto e recuperato dagli inquirenti nel parcheggio di fronte alla scuola materna San Giovanni Bosco di Vigonovo. Lì Giulia Cecchettin è stata accoltellata per una ventina di volte al collo e alla testa e presa a calci mentre si trovava per terra.
Secondo quanto ricostruito finora dalla Procura, Giulia e Filippo erano andati insieme al centro commerciale di Marghera, dove avevano cenato con un panino. Lui l’ha accompagnata a casa, ma nel parcheggio vicino all’abitazione di Giulia l’ha colpita la prima volta, forse già con un coltello, che è stato ritrovato, senza manico, dai Carabinieri. Un residente della zona ha riferito di aver udito la voce di una ragazza che gridava “Così mi fai male“, e di aver scorto una persona prendere a calci un corpo a terra.
Ora Turetta deve rispondere dell’accusa di omicidio aggravato dalla relazione affettiva e sequestro di persona nei confronti dell’ex fidanzata.
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