Elezioni Russia 2024: ecco perché vincerà Putin
Le prossime Elezioni in Russia sono in programma tra il 15 e il 17 Marzo 2024. Putin, nel frattempo, si avvia verso il suo quinto mandato
Solitamente, è solo una questione di affluenza. Ormai in Russia è tutto già deciso, e Vladimir Putin si appresta a conquistare nuovamente la leadership del Paese. Il Cremlino punta però a fare di queste elezioni un plebiscito con numeri record. Per far vedere all’Occidente che il regime è lì per rimanere e che la popolazione garantisce un supporto totale al suo presidente, che con ogni probabilità sarà riconfermato alla guida del Paese.
Stando a quanto riportato da Fanpage, infatti, il politologo Andrei Kolesnikov dà già per chiusi i giochi. Il concetto è quello efficientemente espresso già dieci anni fa dal presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin.
“Si tratta di convalidare il totalitarismo ibrido al potere e il conflitto permanente con l’Occidente.” ha dichiarato Volodin.
Ma quali sono le mosse decisive per far sì che Vladimir Putin ottenga il suo ennesimo mandato alla guida della Russia? Ricostruiamole un attimo.
Elezioni Russia 2024: i giovani
Vladimir Putin ha invitato i cittadini a dar prova di “patriottismo” e ad andare alle urne. È soprattutto tra i giovani che si vogliono aumentare votanti e preferenze per il capo. Un alto funzionario dell’amministrazione comunale moscovita e tre suoi colleghi degli Oblast occidentali della Russia hanno confidato al Moscow Times che studenti, laureati e giovani ricercatori stanno da settimane subendo pressioni dalle autorità locali, le università e i datori di lavoro per andare alle urne e scegliere Putin. “Il Cremlino vuole numeri eclatanti, e stiamo lavorando sui ragazzi per fare quel che che ci è stato chiesto.” ha spiegato uno dei funzionari.
Secondo Mark Galeotti, studioso della Russia e di Putin, le elezioni stanno già avendo una sorta di brogli ancor prima della loro effettiva nascita. Eppure, con ogni probabilità non saranno i giovani i protagonisti del prevedibile trionfo del presidente a vita, visto che ha cambiato la Costituzione per poter restare al potere almeno fino al 2036, quando avrà 84 anni. Perché i giovani non hanno mai manifestato molta passione per il regime. Nonostante gli sforzi del governo anche nel passato, quando l’allora “eminenza grigia” del Cremlino, Vladislav Surkov, creò l’organizzazione Nashi (ovvero “i nostri”) che pur dichiarandosi “antifascista” somigliava un po’ alla Gioventù Italiana del Littorio.
Il referendum sulla guerra e Navalny
Le elezioni in Russia del 2024 dicono anche che la partita si gioca a causa della guerra in Ucraina. Sono ormai in pochi, circa il 20-22%, a non gradire il leader Putin alla guida del proprio Paese, anche alla luce della campagna contro l’Ucraina. Gli studi di Gudkov e dei suoi colleghi hanno però registrato un numero ben superiore di persone che, pur non contestando radicalmente il regime, vorrebbero veder finita prima possibile la cosiddetta “operazione militare speciale” in Ucraina.
Chi la sostiene in pieno e vuole che continui è “solo” un 30% abbondante dei russi. E questo, secondo alcuni osservatori, potrebbe anche riservare qualche seppur limitata sorpresa alle urne.
Intanto, Yulia Navalnaya ha indetto una protesta per la giornata clou delle presidenziali russe, il 17 marzo. La vedova della nemesi di Putin, Alexei Navalny, il politico dell’opposizione morto il 16 febbraio scorso in circostanze sospette nella più remota e dura colonia penale della Russia, ha chiesto ai suo concittadini di recarsi ai seggi tutti insieme alle 12 precise. Code e assembramenti sarebbero “legali”, vista la giornata elettorale. Ma sarebbero in realtà una critica lampante e significativa al regime.
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