Carlo Acutis, il patrono di internet, sarà santo
Papa Francesco ha riconosciuto l'intercessione del beato Carlo Acutis nella guarigione di un bimbo brasiliano, affetto da una rara malattia del pancreas. Il "patrono di Internet" sarà santo
Carlo Acutis sarà santo: lo ha stabilito Papa Francesco, che lo aveva già beatificato nel 2020, riconoscendo il miracolo che gli fu attribuito della guarigione di un bimbo brasiliano di sei anni affetto da una rara malattia del pancreas.
Nato a Londra il 3 maggio 1991 e morto a Monza il 12 ottobre 2006 a causa di una leucemia, Acutis è considerato il patrono di internet, per le grandi speranze che nutriva nelle potenzialità delle nuove tecnologie, ritenute un validissimo e capillare strumento per evangelizzare: «L’Eucarestia è la mia autostrada verso il Paradiso», diceva. Un cammino ascensionale che Acutis aveva iniziato appena adolescente, da catechista della parrocchia.
Con Carlo Acutis saranno presto santi anche i beati Giuseppe Allamano, sacerdote nonché fondatore dell’Istituto delle Missioni della Consolata, ed Emanuele Ruiz, insieme a sette compagni dell’Ordine dei Frati Minori, oltre ai fedeli laici Francesco, Abdel Mooti e Raffaele Massabki, uccisi a Damasco, in Siria, tra il 9 e il 10 luglio 1860. Gli odierni decreti firmati a seguito dell’udienza di Papa Francesco al card. Marcello Semeraro, prefetto per le Cause dei Santi, ha inoltre disposto tre nuove beatificazioni e il riconoscimento delle «virtù eroiche» del prof. Enrico Medi, fisico e divulgatore scientifico (è stato direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e vice-presidente Euratom) tra le “voci” della maratona televisiva legata all’allunaggio del 20 luglio 1969 insieme a Tito Stagno, Andrea Barbato, Piero Forcella e Ruggero Orlando.
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