26 Giugno 2016 - 12:23

Arrestato il secondo latitante più pericoloso d’Europa

arrestato Ernesto Fazzolari

Dopo circa 20 anni di latitanza è stato arrestato nella notte il boss ‘ndranghetista Ernesto Fazzalari, considerato il secondo latitante più pericoloso d’Europa

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Dopo 20 anni di latitanza è stato arrestato nella notte il boss ‘ndranghetista Ernesto Fazzalari, catturato in Aspromonte. Dopo Messina Denaro era considerato il secondo latitante più pericoloso d’Europa e il più spregiudicato boss della ‘ndrangehta. Il 43enne è stato sorpreso nel sonno dalle Forze dell’Ordine nell’abitazione che usava come rifugio situato nella zona di Taurianova nell’Aspromonte, dove durante la perquisizione è stata rinvenuta una pistola con le relative munizioni. L’arresto non è stato, per fortuna, movimentato dal momento che l’uomo non ha opposto alcun tipo di resistenza e si è lasciato catturare. Nel covo era presente anche una donna di 41 anni che è stata arrestata con l’accusa di procurata inosservanza di pena e concorso in detenzione di arma comune da sparo e ricettazione.

Vari i reati incriminati a Fazzalari: associazione a delinquere di tipo mafioso, omicidio, porto e detenzione illegale di armi e altro che lo hanno condannato all’ergastolo.


Il Premier Matteo Renzi ha commentato l’arresto sul suo account Twitter e sulla sua pagina Facebook: «Questa notte i carabinieri hanno arrestato in Aspromonte Ernesto Fazzalari, ricercato da vent’anni, considerato il secondo latitante più pericoloso d’Europa e il più feroce capo della ‘ndrangheta. Un’operazione molto difficile resa possibile dalla professionalità e della dedizione delle forze dell’ordine e dei magistrati». Continua Renzi su fb :«Sono orgoglioso delle donne e degli uomini che servono lo Stato e a nome di tutti gli italiani ho chiamato il Comandante Del Sette e il procuratore capo di Reggio Calabria Cafiero de Raho per esprimere loro la nostra gratitudine più affettuosa. Grazie davvero dal profondo del cuore! Continuiamo a combattere la criminalità ovunque, palmo a palmo, casolare per casolare», ha concluso il Premier.

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