Theresa May e la sfida di Downing Street
A 20 giorni dal voto positivo del Brexit, Theresa May, 59 anni, è la seconda donna nella storia a guidare l’esecutivo dopo l’abbandono di Cameron
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Cameron abbandona il numero 10 di Downing Street con moglie e figli, nominando i primi ministri e lasciando il via libera a Theresa May.
Il nuovo esecutivo avrà un aspetto molto variegato: Boris Johnson, ex sindaco e sostenitore della Brexit è stato nominato agli Esteri, Amber Rudd, sottosegretaria uscente dall’Energia sostituisce Theresa May agli Interni, Liam Fox è stato nominato alla Difesa, David Davis ministero alla Brexit, avrà un ruolo centrale nelle trattative di uscita dall’UE.
Il nuovo premier dovrà fronteggiare diverse responsabilità tra cui condurre il Paese fuori dall’UE, risolvere i problemi delle istituzioni politiche e finanziarie interne ed internazionali, rassicurare l’opinione pubblica.
Le sfide, però non finiscono qui. La 59 enne dovrà anche affrontare importanti sfide: rallentare le tensioni per quanto riguarda l’economia, risolvere le divisioni interne dei partiti, realizzare e concludere le riforme iniziate da Cameron, risolvere le ingiustizie sociali, le lotte tra uomini e donne, bianchi e neri, ricchi e poveri.
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