De Luca alla Mostra d’Oltremare: “in arrivo 200 mila assunzioni”
De Luca vuole assumerli nella pubblica amministrazione. Carlo Calenda frena Attacco a mezzo governo. «Via l’albo unico della Madia», Delrio: «Nuova legge complicata». Oggi arriva Renzi
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Attacca la Madia, non risparmia Delrio, propone 200mila posti nella pubblica amministrazione ma viene subito dopo bocciato dal ministro allo sviluppo economico. Accade tutto alla Mostra d’Oltremare, dopo oggi è atteso anche il premier Renzi. Il De Luca show si consuma in un incontro che è mezzo per “lo sviluppo regionale” e mezzo per “promuovere anche la riforma referendaria”. Il tutto sponsorizzato dalla Regione Campania.
La provocazione di Vincenzo De Luca inizia così: «Immettere da subito nella pubblica amministrazione 200mila giovani per dare uno scossone, un “trauma” all’economia meridionale e della Campania». De Luca avverte: «Questo non ci libera dal dramma occupazionale – dice – ma non ce la facciamo ad aspettare il decollo dell’economia strutturale con la disoccupazione giovanile al 52 per cento».
Poi De Luca si sofferma anche sull’ultimo rapporto Svimez dando una sua lettura del dato di crescita registrato nel 2015.
«Non è una crescita strutturale – spiega – se qui cresce il pil di qualche decimale è anche grazie ai 3 miliardi di fondi Ue immessi nel territorio». E De Luca sottolinea come il Sud sia scomparso dall’agenda di Governo per effetto di una “sottocultura leghista che ha descritto il Mezzogiorno come palla al piede parassitaria, senza la quale il Nord avrebbe potuto prendere il volo”.
Una ricostruzione che il governatore vuole smontare attraverso un dato. «Il Sud è un grande mercato di 20 milioni di abitanti – dice – dove il 70 per cento dei IL CONGRESSO Udc, Cobellis confermato segretario: «Avanti con determinazione» L’Assemblea Provinciale dell’Udc di Salerno ha eletto per acclamazione l’uscente Luigi Cobellis segretario provinciale. Contestualmente sono stati eletti i componenti del Comitato Provinciale. L’assemblea si è svolta ieri mattina a Capaccio presso il Mec Hotel Paestum ed è stata presieduta da Biagio Iacolare, attualmente commissario provinciale dell’Udc di Napoli. Ha preso parte ai lavori l’onorevole Giuseppe De Mita, neo eletto segretario regionale dell’Udc della Campania. Presenti, inoltre, l’assessore regionale al Turismo, Corrado Matera, e l’onorevole Maria Ricchiuti, capogruppo Udc in Consiglio Regionale. Hanno partecipato ai lavori numerosi amministratori della provincia di Salerno. «Sono stato beni utilizzati proviene da imprese del Nord».
Poi l’attacco alla riforma Madia: «Ho detto a Renzi: ‘per l’amore di Dio, togliete dalla discussione nazionale sulla pubblica amministrazione nella riforma Madia, l’idea di fare un’agenzia unica nazionale dei dirigenti’. Questa è cosa demenziale».
De Luca ha classificato questa parte della riforma come “pulsioni masochiste – ha detto – del nostro paese, e bisognerebbe incatenarsi a Montecitorio perché se passa questa idiozia l’Italia è perduta. L’Italia è paralizzata per l’ipocrisia pseudolegalitaria cresciuta in questi anni, l’ho detto anche a Renzi».
Ma la Madia non è l’unica vittima del governatore. De Luca è tornato anche a criticare il nuovo codice degli appalti, su cui già negli scorsi mesi aveva polemizzato con il ministro Delrio: «Nuova legge degli appalti è complicata – ha detto – dobbiamo dire la verità agli italiani, alle condizioni esistenti i primi cantieri si aprono nella primavera del 2018». In attesa di Renzi, la prima risposta a De Luca è arrivata già dal ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda: «La ricetta del governatore De Luca? Onestamente non mi convince, quello che dobbiamo fare è dare una lavoro ai giovani, non dargli uno stipendio». «Se poi nell’ambito degli investimenti pubblici, che al Sud sono ancora più necessari che nel resto d’ Italia, c’è bisogno di svecchiare la pubblica amministrazione – il che era il senso del discorso del presidente della Regione – allora sì, sono d’accordo».
«Però – ha continuato – non credo che si possano dare numeri di obiettivo – ha detto ancora il ministro – è una questione diversa dare ai giovani un lavoro oppure uno stipendio, anche dal punto di vista della dignità umana per la persona che lo riceve».
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