Scopriamo “Un mondo migliore” di Vasco
Tra cambiamento, evoluzione e consapevolezza, Vasco esprime le sue riflessioni sulla vita e sulla necessità di “essere liberi” sfuggendo all’abitudine.
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Anche questa volta ironia e malinconia emergono tra le righe del testo del nuovo brano di Vasco che è il primo di quattro inediti pubblicati dal veterano artista e contenuti nella raccolta “Vasco Non Stop”, uscita sul mercato l’11 novembre scorso e che ripercorre i 40 anni di carriera del “Comandante” attraverso 70 dei suoi brani più significativi.
Vasco Rossi affronta uno dei suoi argomenti preferiti, come nella migliore tradizione, dai tempi di “Liberi liberi” fino a “Come vorrei”, passando per “C’è chi dice no” e anche per “La noia”, parlando di rottura con le regole dettate dalla routine. A rendere così travolgente il brano è senza dubbio il ritmo incalzante che va ad innestarsi con un testo importante dal punto di vista del significato, ma altrettanto facile da tenere in mente e da canticchiare nella propria testa. Non è un lavoro dei più profondi e poetici di Vasco, ma sicuramente una canzone pensata per i cori da stadio dei suoi fan.
Lo stesso autore ha spiegato il senso della canzone, ovvero che tutto è possibile, persino credere, anche con un pizzico di sarcasmo, che possa esistere un mondo migliore. Possiamo sicuramente dire che il protagonista della canzone ha fatto una scelta di rottura con il passato, un cambio di status che incrementa la necessità di rompere quella gabbia, in questo caso l’abitudine, che lo tiene fermo circoscrivendo il suo spazio d’azione. Un personaggio che lascia qualcuno, che spezza un rapporto che porta libertà da un lato e, probabilmente, un forte dolore dall’altro. Assecondare il desiderio di emancipazione non è facile soprattutto per chi “resta”.
È anche vero che essere liberi ha un prezzo, in questo caso bisogna portare nel proprio bagaglio qualche rimpianto, ma ciascuno di noi dovrebbe trovare la forza di ripartire, di cambiare, di sperare e di credere in un mondo migliore.
Nella parte finale del videoclip, infatti, è proprio quello che fanno i protagonisti nella scena, pronti con le valigie a superare il varco che gli si apre davanti, a rischiare, perché solo così si possono aprire le proprie braccia a nuovi orizzonti, allontanando il rischio di rimanere fermi troppo a lungo. Ritrovarsi e rinascere in un’altra situazione e ripartire con un nuovo obiettivo. Azzerare il passato o cambiare strada facendo scelte differenti non è assolutamente facile, ma forse è l’unico modo per rimanere vivi.
Un taglio netto che trasforma l’ abitudine in avventura. Vasco descrive questo processo evolutivo attraverso il viaggio più importante per tutti noi che è quello della vita che corre veloce verso il traguardo finale. E’ anche un incoraggiamento a uscire dalla propria comfort-zone, come dicono gli americani, invertire la tendenza deflagrando l’abitudine e attivando quella piccola rivoluzione in noi stessi che ci proietta in nuovi scenari.
Un tuffo nel futuro, in un futuro incerto e tutto da scoprire.
Testo “UN MONDO MIGLIORE”
Non è facile pensare di andar via
E portarsi dietro la malinconia
Non è facile partire e poi morire
E rinascere in un’altra situazione
Un mondo migliore
Non è facile pensare di cambiare
Le abitudini di tutta una stagione
Di una vita che è passata come un lampo
E che fila dritta verso la stazione
Un mondo migliore
E’ un mondo migliore
Sai? essere libero
Costa soltanto
Qualche rimpianto
Sì, tutto è possibile
Perfino credere
Che possa esistere
Un mondo migliore
Un mondo migliore
Un mondo migliore
Un mondo migliore
Non è facile trovarsi sulla strada
Quando passa la necessità di andare
Quando ora è ora è ora è ora di partire
E non puoi, non puoi, non puoi più rimandare
Il mondo migliore
Il mondo migliore
Sai? essere libero
Costa soltanto
Qualche rimpianto
Sì, tutto è possibile
Perfino credere
Che possa esistere
Un mondo migliore
Un mondo migliore
Un mondo migliore
Un mondo migliore
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