27 Febbraio 2017 - 18:27
Mario Adinolfi, lo speculatore che si scaglia contro gli speculatori
I suoi interventi privi di logica ormai hanno fatto scuola. Poteva quindi Mario Adinolfi lasciarsi sfuggire l’occasione di commentare la vicenda di Dj Fabo?
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Il sempre inopportuno Mario Adinolfi ci regala un’altra delle sue perle! Il tuttologo che tutto il mondo c’invidia ha partorito uno dei suoi commenti pregnanti, e ha fatto presente al mondo cosa pensasse a proposito della vicenda di Dj Fabo.
“Hitler almeno i disabili li eliminava gratis” ha scritto su Facebook il tuttologo, riferendosi alla scelta del 39enne tetraplegico che ha scelto di porre fine alla sua non – vita con l’eutanasia. Ma non è tutto. Il post continua “Dj Fabo è morto. Ora la nostra domanda è semplice: speculando su questa tragedia che legge volete? Volete il sistema svizzero, che sopprime un disabile a listino prezzi? Iniezione di pentobarbital, pratiche e funerale, diciottomila euro tutto incluso. Volete sfruttare l’onda emotiva per ottenere questa vergogna?”.
E quindi, dopo il meraviglioso paragone con la soluzione finale di hitleriana memoria, Mario Adinolfi, da buon tuttologo, snocciola qualche dato a beneficio del popolo del web “No signori, voi non volete davvero dare allo Stato la possibilità di costruire un sistema in cui ci sia una finta “scelta” tra curare i sofferenti con centinaia di migliaia di euro all’anno o finirli con una iniezione di pentobarbital il cui principio attivo costa 13 euro. Non la volete la legge sull’eutanasia che hanno Belgio, Olanda e Lussemburgo che nel 2001 hanno soppresso 60 persone e nel 2016 oltre 15mila e non erano 15mila Dj Fabo. Non fatevi fregare. Non volete l’inferno”.
Il post è stato immediatamente investito da una valanga di commenti, nessuno dei quali a favore del giornalista. La vicenda di Dj Fabo aveva toccato il cuore della gente al di la delle ideologie politiche, del credo religioso e delle opinioni personali, e leggere queste parole avrà fatto male a molti. Specialmente se a sentenziare è un divorziato che va a parlare dell’importanza della famiglia al “Family Day”.
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