Questione migranti, il disinteresse dell’Europa e gli Stati che chiudono i confini
Al Parlamento Europeo si discute della questione migranti, ma l’aula è deserta. La Commissione europea ha appena aperto la procedura d’infrazione contro gli Stati che non hanno provveduto al ricollocamento
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Ormai è chiaro a tutti in Europa, la questione migranti è una faccenda tutta italiana, e nessuno Statao europeo muoverà un dito per togliere il peso del flusso migratorio dalle spalle del nostro Paese. Il negazionismo dell’Europa è stato espresso oggi durante la seduta straordinaria del Parlamento, che ha visto il Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker esporre la propria relazione sui risultati del semestre di presidenza Ue di Malta e sui flussi migratori verso il Vecchio Continente.
L’assemblea plenaria all’Europarlamento di Strasburgo era semivuota questa mattina, con uno sparuto manipolo di deputati presenti, circa una trentina, a fronte dei 751 che avrebbero dovuto essere li. Duro il commento di Junker “Siete ridicoli, il Parlamento europeo è ridicolo”, talmente indignato dal comportamento dei colleghi deputati da arrivare a promettere di non prendere più parte a sedute di questo genere.
Le misure di sostegno all’Italia per la questione migranti saranno al centro del prossimo Consiglio Affari Interni di Tallin. Da Strasburgo. Juncker ha promesso sostegno al nostro Paese “dimostreremo con i fatti che vogliamo rimanere solidali, soprattutto con l’Italia che dimostra un atteggiamento eroico. La solidarietà è d’obbligo. Non abbiamo diritto di perderci negli egoismi nazionali. La Commissione ha fatto molto ma non tutto quanto avrebbe dovuto fare perché i nostri mezzi tecnici e finanziari sono limitati”.
I numeri dell’immigrazione dall’inizio dell’anno
Gli arrivi in Europa dal Mediterraneo nel 2017, secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) hanno sfondato la soglia dei 100mila. Dallo scorso gennaio al 3 luglio, il totale è di 101.210. Quasi l’85% è giunto in Italia (85.183), mentre il resto è suddiviso tra Grecia (9.290), Cipro (273) e Spagna (6.464). I morti sono stati, fin ora, 2247.
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