Russiagate, Paul Manafort si costituisce all’FBI nell’ambito dell’inchiesta
L’ex manager della campagna elettorale di Trump Paul Manafort si è consegnato agli agenti. Tra i suoi capi d’accusa figurano cospirazione contro gli USA ed evasione fiscale
Paul Manafort, ex capo della campagna elettorale del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si è presentato nella sede dell’FBI di Washington nell’ambito dell’inchiesta Russiagate, condotta dal procuratore speciale Robert Mueller, per rispondere a dodici capi d’accusa, tra cui riciclaggio, cospirazione e frode fiscale, presentati dagli agenti del Bureau.
Secondo i media statunitensi, per Manafort sono già stati disposti gli arresti domiciliari, con ulteriore cauzione di 10 milioni di dollari. In più, l’ex collaboratore di Trump rischierebbe fino a 80 anni di prigione.
La reazione del Presidente agli sviluppi dello scandalo non si è fatta attendere: “Mi dispiace, ma i fatti per cui è accusato Manafort risalgono a prima che entrasse nella mia campagna elettorale. Con Mosca nessuna collusione.”
Ma i tempi non coincidono, perché l’arco di tempo dei reati commessi dall’ex collaboratore del Presidente va dal 2006 al 2017.
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