Cina, primo trapianto di testa effettuato su cadavere
In Cina è stato effettuato il primo trapianto di testa al mondo su un cadavere, dopo 18 ore di intervento. Ad esserci riuscito, il neurochirurgo italiano Sergio Canavero
È stato effettuato in Cina il primo trapianto di testa al mondo su un cadavere. L’operazione si è conclusa con successo ed è stata annunciata in conferenza stampa a Vienna dal neurochirurgo italiano Sergio Canavero. Il team era guidato da Xiaoping Ren, il chirurgo cinese che già lo scorso anno aveva tentato un esperimento del genere. Infatti, è riuscito a trapiantare teste su topi e scimmie, sopravvissuti all’intervento.
Insieme al gruppo dell’Harbin Medical University, Canavero ha trascorso 18 ore in sala operatoria per riuscire nell’impresa e connettere la colonna vertebrale, i nervi e i vasi sanguigni, alla testa umana.
La stessa operazione su un essere umano vivo non è molto lontana. Dovrebbe avere luogo in Cina verso dicembre 2017. Sarà eseguita dal neurochirurgo italiano in collaborazione con il cinese Xiaoping Ren e altri medici preparati dallo stesso Canavero.
Il medico Canavero ha già un volontario
Il volontario per questo trapianto è il 31enne russo Valery Spiridonov.
“Quando ho capito che potevo partecipare a un progetto così importante non ho avuto più dubbi. Ora sono solo impaziente di cominciare”, ha dichiarato l’uomo.
Spiridonov è affetto dalla sindrome di Werdnig-Hoffman, una grave patologia che provoca la paralisi muscolare completa.
Se l’intervento dovesse riuscire, il volontario potrebbe ricominciare a camminare già 3 o 4 mesi dopo l’operazione.
Dopo il trapianto di testa, la medicina si rivoluzionerà
Canavero è ottimista. Dopotutto, le tecniche che verranno adoperate in sala operatoria sono state già applicate con successo nel corso delle singole sperimentazioni.
“Questo aprirebbe la strada ad una scienza interamente nuova sulla ricostruzione post-trauma del midollo spinale”, ha commentato Michael Sarr, chirurgo della Mayo Clinic di Rochester in Minnesota e direttore della rivista Surgery.
Un dibattito acceso
L’intervento in sé ha scatenato dibattiti molto accesi che riguardano per lo più questioni di natura etica. Si parla di sperimentazione sull’uomo e della specie di «immortalità» a cui è sottoposto l’essere umano a furia di trapiantare teste sul proprio corpo.
Alle critiche, Spiridonov risponde così: «Provate a mettervi nei miei panni».
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