Tor Vergata, Carlo Verdone diventa dottore nel segno di papà Mario
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L’attore romano celebra questo traguardo nel segno di suo padre Mario
Con una lectio Magistralis dal titolo “Catturare il dettaglio, l’osservazione come elemento fondante della creazione artistica”, l’attore e regista romano Carlo Verdone ha portato a termine il suo percorso di dottorato di ricerca in Beni Culturali e Territorio.
Un riconoscimento che cade in un momento speciale, quello dei primi quarant’anni di carriera, che il regista di “Viaggi di Nozze” ha voluto dedicare a suo padre Mario.
“Avrei tanto voluto che oggi fosse in platea” racconta un Carlo Verdone visibilmente emozionato a La Stampa: “di vero Verdone ce n’è solo uno, ed è lui.”
Carlo Verdone e la malinconia
Sul suo lavoro di regista Verdone chiosa: “soprattutto agli inizi, i giornalisti scrivevano di me dicendo che sono uno malinconico. Ma non è vero. Nei miei film non c’è malinconia. Il difetto peggiore di un regista è proprio la malinconia”. Inevitabile poi la domanda sull’annosa questione delle presunte molestie sessuali, riguardo cui Verdone dribbla tutti, lasciando a bocca asciutta i giornalisti a caccia di titoli acchiappa-consensi: “i processi si fanno in tribunale, non in tv o sui giornali”.
E da Gennaio al cinema con “Benedetta Follia”
La recente Festa del Cinema di Roma ha celebrato i 35 anni del suo film cult Borotalco, ma Verdone è già pronto a tornare sul grande schermo: sarà da gennaio al cinema, infatti, la sua nuova fatica cinematografica, “Benedetta Follia” che annovera nel cast Maria Pia Calzone e la giovane Ilenia Pastorelli, David di Donatello per la sua interpretazione in “Lo chiamavano Jeeg Robot”, opera prima di Gabriele Mainetti (2015).
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