L’abitudine di tornare di Carmen Consoli
Dopo 5 anni, torna la Cantantessa Carmen Consoli con un nuovo album di inediti, “L’abitudine di tornare”, un piccolo gioiello del nostro tempo
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Nel panorama musicale italiano mancava da ben cinque anni. L’ultimo album di inediti, Elettra, risale al 2009. Stiamo parlando di Carmen Consoli, la cantautrice siciliana che, dopo una lunga “pausa di riflessione”, torna sulla scena musicale con il suo nuovo disco, L’abitudine di tornare (data di uscita: 20 gennaio).
Il titolo dell’album, che dà il nome anche al primo singolo estratto, sembra voler ironizzare sulla lunga assenza della Cantantessa dai palcoscenici di teatri e palasport, ma non è così: Carmen ha già abituato i fan a queste sue “sparizioni”, come nel 2006, quando uscì il suo sesto album, Eva contro Eva, dopo quattro anni da L’eccezione.
Chi la conosce e la segue dai primi esordi sa bene che la Consoli ha subìto una metamorfosi, durante la sua lunga carriera artistica: dai ritmi rock e dai testi graffianti e “personali” dei primi lavori discografici si è passati a musiche più raffinate, con sfumature folk, unite a parole più ricercate ed eleganti degli ultimi album.
La maturazione artistica della Cantantessa ha comportato un suo maggiore impegno nella ricerca filologica delle parole e nello studio della musica popolare, generando in questo modo quei lunghi “intervalli” di tempo.
La scelta, quindi, di allontanarsi per un po’ dalle luci dello spettacolo, risulta consapevole e coraggiosa: Carmen preferisce lo studio, la riservatezza, la riflessione.
Nell’ultimo lustro trascorso, è diventata mamma di un bambino, evento che certamente le ha fatto acquisire maggiore consapevolezza di sé, e che ha influenzato il suo modo di guardare le cose: in questo contesto nascono i dieci brani che compongono L’abitudine di tornare.
La cantautrice catanese ci regala musiche più fresche, che ricordano i primi lavori discografici, senza però rinunciare allo sperimentalismo musicale ed alla ricerca filologica, diventati ormai un suo marchio di fabbrica. Le principali tematiche delle sue canzoni ci raccontano un mondo ricco e variegato, fatto di personaggi veri e pieni di sfaccettature, paragonabili a donne e uomini reali del nostro quotidiano.
Il primo singolo che apre la raccolta, L’abitudine di tornare, affronta le problematiche di una coppia di amanti, il classico triangolo: lui, sposato, ama un’altra donna, ma non ha il coraggio di lasciare la moglie; lei, l’amante, sopporta a fatica la condizione di “donna nell’ombra” e continua a sperare che un giorno il suo amato prenda una decisione definitiva. È un dramma contemporaneo, la frustrante indecisione tra ciò che è giusto e ciò che si desidera realmente, raccontato dal punto di vista di una donna che non ha la forza di ribellarsi ad un uomo pavido, che ha l’abitudine di tornare al proprio ovile, senza assumersi responsabilità.
La Consoli magistralmente indaga sulla crisi della coppia moderna in Sintonia imperfetta, storia tragicomica di una moglie devastata dalla routine quotidiana e dal tedio di un marito che trascorre tutto il tempo buttato sul divano e non le offre più stimoli; in Oceani deserti, invece, la distanza e le incomprensioni determinano la fine dell’intesa e dell’intimità per una coppia di innamorati, che ormai vivono come due estranei incapaci di colmare quella voragine di gelo che li attanaglia.
Carmen racconta anche l’amore, quello vero ed intenso, spensierato e nostalgico: in Ottobre, la canzone più orecchiabile del disco, gli incantevoli e struggenti paesaggi rurali della Sicilia autunnale fanno da sfondo alla scoperta dell’amore tra due giovani ragazze, che sotto un albero di limoni si scambiano i primi baci e le prime carezze riscaldate dalla tiepida luce del tramonto; la cantautrice affronta il tema dell’omosessualità con delicatezza, con rispetto, scavando dentro l’animo di una adolescente che diventa donna e sperimenta per la prima volta l’amore. Dai toni simili è San valentino, romantica love story impreziosita da incantevoli metafore “astronomiche” (« Ma l’universo inventerà per noi melodie cosmiche, albe suadenti e nuove orbite, dai abbracciami più forte che l’universo accenderà per noi coreografie celesti »).
Non mancano canzoni dal forte impegno civile che riflettono in parte la drammatica situazione in cui si trova la società italiana: Esercito silente è un grido di disperazione e di dolore di una città, Palermo, violentata ed umiliata dalla mafia e dall’omertà dei suoi cittadini, e soprattutto dello Stato che guarda tacitamente in disparte madri disperate per la morte dei propri figli e lo scempio di una terra in ginocchio. Sempre nell’ambito della denuncia sociale si inserisce La signora del quinto piano, dal sound più movimentato che ricorda il genere pop/rock di Matilde odiava i gatti: una donna vittima di stalking da parte del suo ex è la tematica affrontata dalla Consoli nel brano, con un finale amaro e dai toni sarcastici.
La crisi economica è invece l’argomento del singolo E forse un giorno, che colpisce una delle tante famiglie medie, costretta a vivere in una gelida macchina nella ristrettezza assoluta, ma con la speranza di un futuro migliore. La notte più lunga, infine, descrive la tragica situazione degli immigrati che approdano sulle nostre coste, persone « inscatolate senza alcuna etichetta », diventando preda di avidi avvoltoi e del politico di turno, finto buonista, in cerca di pubblicità gratuita.
Chiude l’intera raccolta Questa piccola magia, un inno alla gioia per la vita: Carmen racconta se stessa, l’emozione di essere madre, l’amore per una nuova vita che ha il volto di un bimbo sorridente che con gli occhi avvolge la sua mamma in un caldo abbraccio.
Come una moderna cantastorie, la Consoli racconta i piccoli e i grandi problemi, ma anche le gioie della vita quotidiana del nostro tempo; attraverso le sue note possiamo vedere, quasi toccare con mano, la gioia di una madre per il figlio che cresce e il dolore di un’altra madre per il figlio che muore, la scoperta dell’amore tra due adolescenti e la fine di un matrimonio distrutto dalla routine.
Tutto questo è l’universo di Carmen, tutto questo è L’abitudine di tornare.
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