Aboubakar Soumahoro nuovo candidato della sinistra italiana?

In un’intervista in un programma televisivo, Aboubakar Soumahoro ha raccolto tantissimi consensi. Il 38enne potrebbe diventare un candidato per la formazione della nuova sinistra

Segnatevi questo nome: Aboubakar Soumahoro. Dirigente italo-ivoriano sindacale della USB, è balzato agli occhi della cronaca per il suo discorso in onore dell’amico Soumayla Sacko. Il giovane maliano è stato ucciso in Calabria con un colpo di fucile alla testa.

Ospite in un programma televisivo, Soumahoro ha dichiarato, citando il sindacalista Giuseppe Di Vittorio: “Se lui vivesse ancora, sarebbe con noi per rivendicare uguale lavoro, uguale salario. Come diceva lo stesso Di Vittorio, non si toglie mai il cappello davanti a un padrone.”

“Il motivo della nostra richiesta è semplice: noi di fronte abbiamo dei lavoratori, non abbiamo bisogno di sentirci dire che è finita la pacchia. Noi non abbiamo mai conosciuto questa pacchia. Bisogna cominciare a parlare delle condizioni dei lavoratori e dei braccianti, e non solo di quelli migranti.” ha dichiarato.

“È una sinistra che non è in grado di essere presente in quei luoghi, che non riesce a dare dignità e prospettive, che approva norme come l’alternanza scuola-lavoro, che fa norme come la Minniti-Orlando. Prendi l’attuale ministro dell’Interno e prendi Minniti: chiedi a loro cosa sia la sinistra. La sinistra va ricostruita a partire dai luoghi e dalle contraddizioni sociali, mettendo insieme soggetti diversi che non devono entrare in guerra tra di loro, ma devono essere accompagnati dai bisogni comuni. Bisogna partire dalle periferie, dalle aree rurali, da quei luoghi sperduti sui quali i riflettori non si accendono. La sinistra cosa è se non c’è in quei luoghi?” ha poi concluso.

Sono bastate queste parole per far infiammare i social. Su Facebook, il popolo lo ha incensato, anche per il modo in cui il 38enne ha esposto i concetti, in un italiano corretto, chiaro e preciso. Che la sinistra abbia trovato il suo nuovo leader?