Addio a Raffaele La Capria, eterno cantore di Napoli
Dalla guerra all'addio alla sua Napoli: addio a Raffaele La Capria, storica penna partenopea e intellettuale appassionato
E’ scomparso nel suo centesimo anno di vita lo scrittore e saggista Raffaele La Capria: è arrivato oggi 27 giugno, infatti, l’annuncio della dipartita dell’intellettuale napoletano, ma a Roma dal lontano 1950.
Una lunghissima carriera trascorsa tra romanzi, cultura e cinema: a lasciare il segno il suo racconto di Napoli, città lasciata presto, ma mai davvero abbandonata. Partenope, infatti, torna nelle sue opere più importanti: farà da sfondo e anima a “Ferito a morte”, romanzo con cui vince il Premio Strega nel 1961. Sarà inoltre cuore del film “Le mani sulla città” del regista Francesco Rosi, nel quale La Capria partecipa in veste di sceneggiatore aggiudicandosi il Leone d’Oro al Festival del cinema di Venezia.
Curioso, appassionato e coinvolto nella vita culturale italiana e non solo, lo scrittore napoletano non smetterà mai di partecipare con ardore e passione al dibattito letterario nel corso della sua lunga carriera.
Nel 2001 riceve il Premio Campiello alla carriera, mentre a 80 anni inizia a usare il computer, uno strumento che riterrà di incredibile utilità.
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