I Pinguini Tattici Nucleari hanno illuminato il Palasele di Eboli
"Due anni in cui non ci è restato che piangere, oggi però non ci resta che RI-DE-RE", ha urlato dal palco del Palasele di Eboli, Riccardo Zanotti, leader dei Pinguini Tattici Nucleari: ecco la recensione del concerto
“Il 27 febbraio 2020 siamo stati i primi in Italia a dover cancellare un concerto, e non uno qualsiasi, ma il primo palazzetto di un tour per noi importantissimo. Molti di voi due anni fa ci dovevano essere e oggi sono ancora qui (fedelissimi). Forse alcuni dovevano venire in coppia ma poi si sono lasciati (e questo ci dispiace). Forse qualcuno troverà l’amore della sua vita proprio qui, oggi. Sono stati due anni senza concerti, pubblico, musica, palchi, vita. Due anni in cui non ci è restato che piangere, oggi però non ci resta che RI-DE-RE“, ha urlato a squarciagola Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari, che ha aperto il concerto al Palasele di Eboli con uno dei loro più grandi successi.
Il tour “Dove Eravamo Rimasti” sintetizza tutta la voglia della band di andare avanti e ricominciare a vivere, lasciando alle spalle questi due anni di stop ai grandi eventi, per riprendere e ripartire – appunto – da dove si era rimasti.
Dove Eravamo Rimasti – Il Tour
Il concerto, durato oltre due ore, ha ripercorso, brano dopo brano, tutta la storia dei Pinguini Tattici Nucleari partendo dai primi brani come “Bagatelle” o “Cancelleria“, fino ad arrivare alla super hit “Giovani Wannabe” che in poche settimane è diventato già un grande successo radiofonico.
Durante il live, più volte Riccardo Zanotti si è soffermato a parlare con il pubblico raccontando alcuni aneddoti legati alla storia dei Pinguini Tattici Nucleari, come ad esempio il furgoncino che utilizzavano gli anziani di Bergamo che si chiamava “Dentista Croazia“. Proprio durante il concerto ad Eboli, Riccardo ha annunciato che uno dei prossimi singoli, che sarà contenuto all’interno del loro nuovo progetto discografico, si intitolerà – appunto – “Dentista Croazia”.
La scaletta scorre veloce fino ad arrivare a “Freddie” una ballad commovente che racconta della storia di un ragazzo omosessuale che ha paura di raccontare al mondo – e soprattutto ai genitori – “che anche lui è in grado di amare“. Sia “Cancelleria” che “Freddie” non sono stati cantati da Riccardo Zanotti, ma da Elio Biffi, il tastierista dei Pinguini Tattici Nucleari.
Dopo aver offerto il sushi ai ragazzi delle prime file durante il brano “Sashimi“, i Pinguini Tattici Nucleari hanno continuato il concerto sulle note di “ScoobyDoo” uno dei brani più richiesti tra il pubblico. L’emozione più grande, però, è arrivata alla fine del concerto sulle note dell’attesissimo “Pastello Bianco“.
Migliaia di spettatori, commossi, hanno acceso le luci dei telefoni creando un cielo stellato all’interno del Palasele di Eboli. “Perché ogni tanto per andare avanti sai, avanti sai, bisogna lasciar perdere i vecchi ricordi” ha cantato Riccardo Zanotti al pianoforte, stregando il pubblico proveniente non solo dalla Campania, ma anche dalle regioni limitrofe. “Ormai di questi tempi non mi stupisce niente“, ma questa volta non è stato così, anzi, nonostante negli ultimi mesi abbia visto numerosi concerti, le emozioni che ho provato sabato al Palasele rimarranno vive per molto tempo.
Non è stato solo un concerto, ma un momento di ascolto collettivo, in cui ognuno di noi, attraverso le canzoni dei Pinguini Tattici Nucleari, ha ascoltato se stesso. Viva la musica che sa regalarci emozioni così forti!
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