Alessandro Di Battista: nuovo partito per l’ex M5S?
Alessandro Di Battista, ex M5S, potrebbe lanciare il suo nuovo partito a breve. Ecco che cos’ha in mente il politico e i suoi progetti
Il ritiro a vita privata è finito. Si torna in pista. Alessandro Di Battista ha capito che questo è il tempo per poter fare la storia. Dopo il voto su Rousseau dello scorso 11 Febbraio con cui la base penta-stellata ha dato il suo via libera all’ingresso del M5S nel governo Draghi, l’ex deputato aveva preso le distanze dal Movimento. Ora, però, torna in campo, e lo fa fuori dal contesto “grillino”.
L’ex parlamentare, fuori dall’agone politico da ormai quasi 4 anni, ha annunciato un tour in tutta Italia insieme a “ex-colleghi, attivisti, cittadini dagli occhi aperti“. Un tour che, come scrive su Facebook, proverà a “stimolare un dibattito pubblico su temi oscurati, nascosti, abilmente coperti da un sistema di potere che gode nel vederci distratti“. Inutile dire che questo nasconde, in realtà, una mossa ben precisa, ovvero quella di creare un nuovo polo.
Un progetto, dunque, che mira ad espandersi in modo intelligente e proficuo. Ma che cos’ha in mente, effettivamente, Alessandro Di Battista?
Il piano di Di Battista
“Se ci saranno 40 persone in piazza, ne prenderò atto, ma se saranno in 400, allora dovrò assumermi responsabilità diverse.” spiega l’ex grillino. “Per adesso faccio quello che più mi piace fare: battaglie politiche. Poi si vedrà“, sottolinea. E dalla sua pagina Facebook chiarisce: “Non mi manca il palazzo, anzi. Mi manca la politica, le nottate passate a parlare di idee, di progetti, gli incontri in giro per l’Italia, i bagni di speranza.”
Il ritorno in politica di Alessandro Di Battista partirà da Siena, dalla città che è il simbolo di una vicenda importante. Ovvero l’acquisizione del Monte dei Paschi da parte di Unicredit, presieduta dall’ex ministro dell’Economia del PD Piercarlo Padoan.
Ma il politico intende affrontare anche altri argomenti con i suoi possibili futuri elettori. Tra di essi vi sono i conflitti tra politica e finanza, le connessioni tra fondi di investimento, case farmaceutiche e lobby delle armi e i diritti degli ultimi. E quale miglior spazio da occupare, se non quello lasciato ormai completamente sguarnito dal Movimento 5 Stelle?
Dopo l’alleanza con i dem di Zingaretti, infatti, la porta è rimasta sguarnita. Il drappello è già pronto. Vi sono l’attuale senatrice Barbara Lezzi, il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra, Ignazio Corrao e altri. L’idea di far risorgere il “Nuovo Movimento” è affascinante.
Resta da vedere, però, come concretizzarla.
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