Allerta Amber: cos’è il metodo americano per bambini scomparsi
Il metodo per rintracciare i bambini scomparsi si chiama allerta Amber. I cittadini sono avvertiti da TV, radio, internet e smartphone
La sparizione di un minore, sia esso un bambino o un adolescente, desta sempre e comunque molta preoccupazione all’interno di una comunità. La rapidità con cui si attivano le ricerche rappresenta un elemento cruciale. Il tempo è un fattore determinante. Infatti, le prime ore di ricerca determinano, il più delle volte, il ritrovamento della persona. Negli Stati Uniti, per far fronte al problema, è stato creato un metodo ad hoc, che gli stessi cittadini hanno ribattezzato “Allerta AMBER” (America’s Missing: Broadcast Emergency Response).
Nel corso degli ultimi decenni, ormai sempre più Paesi hanno cominciato a dotarsi di sistemi di segnalazione sempre più capillari per facilitare il più possibile la circolazione d’informazioni utili. Nel dettaglio, l’allerta AMBER è attivo ormai dagli inizi degli anni 2000. Questo sistema è davvero funzionante e, soprattutto, si regge su un dettaglio fondamentale. Infatti, in maniera davvero molto rapida, riesce in pochissimo tempo a diffondere la segnalazione della scomparsa attraverso media nazionali, broadcast, mail e persino smartphone privati.
Il meccanismo utilizzato è molto simile e quasi analogo a quanto usato in Italia. Anche qui, infatti, si ha il cosiddetto IT-Alert. La differenza sostanziale, molto importante, però, è che quest’ultimo è innescato solamente tramite cataclismi o a causa di improvvise emergenze naturali. Il sistema americano, invece, non solo prevede catastrofi, ma addirittura aiuta nei casi di sparizione dei più piccoli.
Ma quali sono le origini del sistema Amber? Scopriamolo insieme.
Allerta Amber: le origini
La nascita dell’allerta AMBER è strettamente legato ad un famoso caso di cronaca nera che a metà degli anni Novanta sconvolse l’America. “Amber” infatti non è solo un acronimo, ma anche il nome di una bambina di nove anni, Amber Hagerman, che nel 1996 venne rapita ad Arlinghton, in Texas. La piccola stava gironzolando nei pressi della casa dei nonni insieme al fratellino. Poi un furgone nero si affiancò e un uomo che non venne mai identificato la caricò a bordo. Il corpo della bimba fu ritrovato senza vita in un canale dopo quattro giorni.
L’autopsia dimostrò che Amber era stata legata, seviziata e poi sgozzata. L’omicidio, tutt’ora irrisolto, convinse le autorità della necessità di dotarsi di un servizio efficiente per mettere in allarme il più alto numero di persone nel minor tempo possibile.
In poco tempo, istituzioni nazionali e federali concertarono per allestire una fitta rete di comunicazioni e infrastrutture. All’inizio sorsero sistemi autonomi che nei vari Stati prendevano nomi diversi, ma oggi il sistema è omologato a livello nazionale in tutti 50 gli Stati USA e in Canada.
Allerta Amber: come funziona
Ed entriamo nello specifico del funzionamento dell’allerta Amber. Essa si avvale dell’Emergency Alert System. Si tratta del ramificato sistema di allarme nazionale statunitense che consente a funzionari governativi e federali di sfruttare la rete telefonica, radiofonica, satellitare e via cavo per inviare messaggi e bollettini d’emergenza.
Quando le forze di polizia accertano un caso che soddisfi i criteri per l’allerta, queste inviano subito una segnalazione ai responsabili del sistema. Questi inoltrano a loro volta la comunicazione attraverso tutti i canali possibili. In pochi minuti l’avviso passa nei sottopancia televisivi, interrompe le programmazioni radio, e compare sui siti Internet istituzionali e tutti i cartelloni pubblicitari autostradali. Inoltre, il messaggio arriva anche a smartphone di tutti i residenti della zona interessata.
Grazie al sistema AMBER, sono stati ritrovati ben 1186 bambini a partire dalla sua istituzione. Il ragazzo deve avere meno di 17 anni, la Polizia deve nutrire il sospetto che lui si trovi in pericolo e devono esistere informazioni descrittive sul rapito. Queste le tre caratteristiche chiave.
Allerta Amber in Italia
E in Italia? L’allerta Amber è stata ampiamente imitata. Attualmente il nostro Paese si sta dotando di uno strumento simili, il già citato IT-Alert. Esso, però, copre solo emergenze per ampie fette della popolazione (terremoti, alluvioni, incendi forestali).
Per la scomparsa dei bambini esiste un servizio gratuito a livello europeo, il numero telefonico 116000, che in Italia viene gestito dal Ministero dell’Interno attraverso il Telefono Azzurro. Questa linea è disponibile 24 ore su 24 per raccogliere segnalazioni utili su bambini rapiti o scomparsi che poi vengono inoltrate alla Polizia.
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