Antisemitismo, Mattarella avverte il pericolo dopo il caso Segre
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è convinto che l’antisemitismo sia dilagante. Lo ha detto all’inaugurazione del BioCampus di Roma
Un’emergenza. Un fattore fin troppo minimizzato, ma che ora è da prendere seriamente in considerazione. La scorta data a Liliana Segre è segno che l’antisemitismo e l’odio razziale sono pericoli concreti, non espedienti retorici. Sergio Mattarella si schiera nuovamente a fianco della senatrice a vita. A quest’ultima è stata assegnata una scorta per colpa delle minacce subite, e il presidente della Repubblica è tutt’altro che contento di questa nuova piega. In Italia c’è un fenomeno pericoloso e dilagante, ed è quello del razzismo.
“Se qualcuno arriva a dire a una bambina sull’autobus “non ti puoi sedere accanto a me” perché hai la pelle di colore differente, se è necessario a una signora anziana che non ha mai fatto male alcuno ma che il male lo ha subito da bambina in modo crudele come Liliana Segre di avere una scorta vuol dire che questi interrogativi dei bambini non sono astratti o retorici ma molto concreti. Loro desiderano una vita serena, la convivenza la vicinanza con gli altri, contro l’arroccamento egoistico. Lo scontro tra solidarietà e intolleranza, odio e contrapposizione non è un’alternativa storica.” ha dichiarato Mattarella.
“Il mondo cambia con un ritmo sconvolgente, ma una cosa rimane costante, e cioè la condizione umana, la convivenza e il senso di responsabilità.” ha poi concluso, nel suo intervento. Insomma, una presa di posizione molto forte, che evidenzia ancora una volta come il razzismo sia un fenomeno tutt’altro che immaginario.
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