Ape Social: il governo ha fissato il tetto per accedere all’anticipo pensionistico agevolato
Ape agevolata: il governo ha fissato il tetto per accedere all’anticipo pensionistico agevolato. Stabiliti anche gli anni di contributi da versare, anche se si è disoccupati
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Ape Agevolata: il governo ha fissato il tetto per accedere all’anticipo pensionistico agevolato. Anche se i sindacati stanno ancora cercando un compromesso per abbassare il numero degli anni di contributi, le linee guida sono chiare. Per poter usufruire dell’Ape dovranno essere versati almeno 30 anni di contributi, se disoccupati, che diventano 35 se si è lavoratori attivi.
Novità anche per la cosiddetta Ape Social
Per la cosiddetta Ape Social, l’anticipo pensionistico senza penalizzazione, governo e sindacati sono ancora molto lontani “Noi pensiamo che questo tetto debba essere un pò alzato”, fanno sapere dalla Uil, riferendosi al tetto fissato nella legge di bilancio che è di 1350 auto lordi. In ogni caso, l’anticipo pensionistico per entrambe le versioni dell’Ape entrerà in vigore dal 1 maggio 2017 e al momento le risorse messe in campo ammontano a 1,6 miliardi per il prossimo anno, per un totale di sei miliardi in tre anni.
Una buona notizia per i disoccupati perchè l’Ape agevolata prevede l’inserimento di disoccupati, disabili e loro congiunti, e alcuni lavori usuranti come operaio edile, insegnante, alcune categorie di infermieri, autisti di mezzi pesanti e macchinisti. Per quanto riguarda l’ammontare della rata per la restituzione del prestito, di cui avevamo già precedentemente parlato, la cifra sarà pari al 4,6% massimo per ogni anno di anticipo sulla pensione di cui si intende usufruire, il che contringerà il governo a stanziare risorse ulteriori visto che tale percentuale comunque non copre il costo degli interessi di assicurazione.
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