Ape ennesimo regalo alle banche
Ape ennesimo regalo alle banche. Più che un’agevolazione per i lavoratori l’anticipo pensionistico favorirà gli istituti di credito grazie all’assicurazione che il lavoratore dovrà stipulare in caso egli non sopravviva ai 20 anni di rimborso
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Si è parlato molto dell’Ape, l’anticipo pensionistico offerto dal governo come agevolazione nei confronti del lavoratori che vogliono ritirarsi prima di aver accumulato i necessari contributi. Ma che cos’è l’Ape? Facciamo un po’ di chiarezza. Quella concepita dal ministro Giuliano Poletti, insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, è una misura studiata per consentire agli attuali 63enni di andare in pensione con uno sconto di tre anni e sette mesi rispetto a quanto stabilito dalla legge Fornero.
Nella sostanza si tratta di un prestito bancario, che il pensionato dovrà poi restituire nei prossimi 20 anni. Usufruire dell’Ape, anticipando l’uscita dal lavoro anche solo di un anno, comporterà la decurtazione del 5% dell’assegno mensile, per arrivare fino a un 18% se si sceglie di usufruire dei 3 anni a disposizione. Questa percentuale, però, non prende in considerazione il costo dell’assicurazione che il lavoratore dovrà stipulare con la banca in caso di decesso prima del termine dei suddetti vent’anni.
Ape regalo per le banche
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