3 Febbraio 2022 - 17:21

Applausi e standing ovation: il giuramento di Mattarella

Dignità e valori individuali, i temi che ripercorrono tutte le problematiche e le criticità del Paese. Il giuramento di Mattarella

giuramento Mattarella Violenza sulle donne

3 febbraio 2022, il Presidente riconfermato Sergio Mattarella entra a Montecitorio per prestare giuramento davanti al Parlamento. Lunghi applausi per Mattarella, ben 55 durante tutto il suo discorso nel giorno del suo insediamento a Montecitorio. Il Presidente fa il suo giuramento alla luce dell’articolo 91 della Costituzione. 21 colpi a salve vengono sparati dai camini del Gianicolo per confermare che il Presidente ha fatto giurato.

Sergio Mattarella nel nuovo discorso di insediamento non dimentica nessuno dei punti cruciali e delle problematiche che amareggiano il paese. Dagli sconvolgimenti sociali ed economici innescati dalla pandemia, alla ripresa economica, alla insofferenze di alcune fasce sociali più deboli, alle difficoltà dei giovani nell’ affermare la propria posizione in una società messa in seria difficoltà dalla bassissima crescita economica, dalle complicazioni di cui è intriso il ruolo delle donne nel settore del lavoro. Ma ce ne sono ancora tanti di temi affrontati nel discorso dal Presidente, dalla dignità delle persone in carcere e alla loro reintroduzione nella società civile, alle difficoltà affrontate dai disabili, al rispetto per gli anziani che non possono essere lasciati in solitudine, dignità per le donne che non devono esser costrette a scegliere tra lavoro e maternità. Tutto ciò viene riportato da Mattarella in un ottica che invita i cittadini, le parti politiche tutte e le istituzioni ad affrontare tali criticità in una prospettiva di crescita e miglioramento.

“Il Parlamento ed i rappresentanti delle regioni hanno preso le loro decisioni”. “Una responsabilità a cui non posso e non intendo sottrarmi. Il mio pensiero è rivolto a tutti gli italiani di ogni età..in particolare a quelli più in sofferenza che attendono dalle istituzioni della Repubblica risposte ai loro disagi. Queste insofferenze sarebbero state prolungate da un clima di incertezza politica”. Sono stati “giorni travagliati per tutti, anche per me” afferma Mattarella. “Questa consapevolezza la ragione del mio si“. “Non possiamo permetterci nè ritardi nè incertezze, non ci sono permesse disattenzioni”, il momento in cui Mattarella si esprime rispetto alla lotta al virus. “L’ Italia è un grande paese, lo spirito di iniziativa, creatività è solidarietà hanno permesso all’ economia di far si che l’Italia oggi appartenga al di gruppo di testa dell’ Unione Europea”.

La stabilità è fatta di dinamismo, di lavoro, di sforzo comune. Strumenti nuovi per prevenire futuri problemi globali”, le parole del Presidente rispetto alla qualità dei rapporti con i paesi vicini, con lo scopo di affrontare al meglio eventuali nuove minacce per la società.

Non mancano le parole di Mattarella sull’impegno profuso da tanti operatori, medici, personale sanitario ed operatori di vari settori per per garantire i servizi essenziali nei periodi più critici.

“Un’ Italia più giusta e moderna, in cui le diseguaglianze sociali vengano meno e che sappia sormontare il declino demografico cui l’Europa sembra condannata, impegnata nella difesa dell’ ambiente e degli ecosistemi. Una Repubblica capace di riannodare il patto costituzionale tra gli italiani e le istituzioni, in un’ottica di maggiore fiducia dei cittadini verso la “cosa pubblica”.

La conferenza sul futuro dell’Europa non può proseguire senza una visione storica. La Repubblica ha sempre perseguito una politica di pace”.

Ancora una volta Mattarella torna sull’importanza della democrazia quando sostiene che “i regimi autoritari tentano di apparire più efficienti di quelli democratici, ma quelli basati sul coinvolgimento sociale sono più solidi”. “Tempestività delle decisioni, ed è per questo cruciale il ruolo del Parlamento”. Importante ancora un “ricorso ordinato alle diverse fonti normative”. Qualità e prestigio della rappresentanza è rispecchiata dalla capacità dei partiti di far emergere ciò che affligge i vari gruppi sociali. Un importante processo di riformazione deve riguardare il versante della Giustizia, terreno di scontro che ha fatto più volte discutere le varie parti politiche. Occorre che venga recuperato un profondo rigore e questo sentimento è fortemente indebolito e va ritrovato con urgenza” affinchè i cittadini abbiano fiducia nel lavoro delle istituzioni anche quando si prendono decisioni inaspettate ed imprevedibili”.

Mattarella esprime riconoscenza inoltre per l’ operato di Papa Francesco nei confronti del popolo italiano. Inoltre: “la cultura è un elemento costitutivo dell’Identità italiana, facciamo in modo che questo patrimonio diventi risorsa per generare conoscenza e sviluppo economico“. Il Presidente inoltre esprime cordoglio per la scomparsa di una grande protagonista del cinema del nostro paese, Monica Vitti.

Mattarella ricorda infine la figura di David Sassoli e le sue ultime parole, che il Presidente cita per chiudere il suo discorso al Parlamento: “la speranza siamo noi, Viva la Repubblica, viva l Italia”.

“Roma e l’ Italia sono con Lei” le parole di riconoscimento espresse dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, parole che si traducono nell’affetto espresso da tutti gli italiani per il Presidente, che a discapito di progetti personali diversi, accetta nuovamente l’incarico.