Particolari e ricostruzioni molto toccanti sulla morte di Davide Astori, capitano della Fiorentina. La Procura di Udine ha aperto un fascicolo per ‘omicidio colposo’, mentre Malagò ha annunciato iniziative
Difficilmente passerà presto
lo shock per la morte di Davide Astori. Il capitano viola ha lasciato una traccia indelebile tra compagni di squadra e non, per la sua tranquillità e la sua
leadership. Forse sarà esagerato, ma
può essere paragonato a Scirea: ma a differenza dello juventino,
il 13 della Fiorentina era meno ‘silenzioso’. Era il primo a metterci la faccia,
anche quando si perdeva. Sempre pronto a rispondere alle domande dei cronisti. Astori non era un capitano della Fiorentina, ma
‘il Capitano’.
Marco Sportiello forse si starà chiedendo ancora:
“Se Davide fosse venuto a riprendersi le scarpe sabato sera, sarebbe cambiato qualcosa?”. Una sliding doors che difficilmente può trovare una risposta perché
Asto è deceduto nel sonno, senza accorgersene. Magari qualche partita
alla Play Station in più avrebbe cambiato il suo crudele destino, chissà. Avrebbe dovuto rinnovare per restare a vita: sicuramente,
anche senza nero su bianco,
lui l’avrà fatto per restare sempre con quella maglia e in quella piazza. Se doveva diventare bandiera, adesso
Davide è diventato leggenda e storia della Viola.
Riccardo Saponara ha scritto una lettera al suo
Capitano, postata questo pomeriggio su
Instagram. E’ una delle tante, vero, ma, probabimente,
quella più significativa. Queste le sue strazianti parole:
Parole che farebbero piangere il cuore di chiunque (e vi sfidiamo a non riuscirci).
Nenad Tomovic (suo compagno fino all’estate scorsa, ora al Chievo), invece, lo aspetterà per l’ennesimo
bicchiere di vino in compagnia. Tutti (o quasi) hanno lasciato un ricordo di Davide, mentre per chi non l’ha fatto,
verrà lasciato nell’indifferenza più totale.
Malagò: “Domenica tutti in campo con la maglia di Astori”
Giovanni Malagò, commissario straordinario della
Lega Serie A, al termine dell’
Assemblea, ha parlato delle iniziative per il numero 13:
“Nel prossimo weekend di campionato, tutte le squadre scenderanno in campo con la maglia di Davide“. La tifoseria Viola ha chiesto alla dirigenza di intitolare
il nuovo Stadio della Fiorentina al proprio Capitano e di
ritirare la maglia numero 13. L’esterno dello Stadio Artemio Franchi si è gremito di
sciarpe e di ricordi per Asto. Mentre, nelle competizioni europee,
Champions ed Europa League, sarà rispettato
un minuto di raccoglimento prima delle partite. Stesso discorso vale per la
Serie A, nel prossimo turno.
Procura: ‘omicidio colposo a carico di ignoti’
Nella mattinata di ieri, la
Procura di Udine ha emesso la denuncia per
omicidio colposo a carico di ignoti. Il motivo, spiegato dal capo
Antonio De Nicolo, è quello di avere chiarezza sulla causa della morte, ma la risposta
potrà arrivare solo dall’autopsia, che si svolgerà domani. Mercoledì, invece, sarà allestita
la camera ardente a Coverciano e giovedì ci sarà l’ultimo saluto a
Firenze, alle ore 10, alla
Basilica di Santa Croce. Un ultimo momento per dare l’arrivederci al Capitano, che
non verrà mai dimenticato e mai verrà salutato con un addio. Perché Davide sarà sempre
accanto ai suoi compagni di squadra, ai suoi tifosi, ai suoi familiari, alla sua cara Francesca e alla sua bellissima figlia.