5 Febbraio 2021 - 16:46

AstraZeneca: le prime 249mila dosi in consegna entro Sabato

immunità di gregge Europa

La prima tranche da 249mila dosi del vaccino AstraZeneca arriverà con 10 giorni di anticipo. Da martedì verrà somministrato anche agli under 55. Intanto, nuovi dati dal Regno Unito dimostrano la sua efficacia anche sugli over 65

A partire da domani Sabato 6 Febbraio, AstraZeneca consegnerà 249.600 dosi del suo vaccino anti-Covid. E lo farà con dieci giorni di anticipo rispetto alla tabella di marcia, permettendo di anticipare anche la loro somministrazione. Le dosi arriveranno allo hub di Pratica di Mare, da dove si procederà alla loro distribuzione.

Da Martedì, invece, dovrebbe iniziare la vaccinazione degli under 55, anticipando così i tempi originariamente previsti. E secondo un nuovo studio di Oxford, pubblicato come preprint sulla prestigiosa rivista The Lancet, evidenzia come il vaccino di AstraZeneca potrebbe portare ad una riduzione sostanziale della diffusione del virus già alla prima dose. In altri termini, la prima dose ha un’efficacia del 76%. E nuovi dati valutati e pubblicati dall’autorità britannica di controllo sui farmaci (MHRA) confermano l’efficacia del vaccino anche sugli over 65, esclusi dai test. “Abbiamo visto i nuovi dati affluiti dopo l’approvazione, dati che sottolineano di nuovo l’efficacia di questo vaccino sugli anziani e non presentano alcuna evidenza di un’efficacia inferiore rispetto ad altri gruppi di età” afferma il prof. Munir Pirmohamed, capo del comitato di esperti che sta monitorando l’efficacia del vaccino in Regno Unito.

La direttrice della MHRA June Raine afferma che dopo la somministrazione complessiva di 11 milioni di dosi di vaccino in Regno Unito conferma che tutti i vaccini approvati (ed utilizzati) sono efficaci e sicuri. E ora AstraZeneca ha già annunciato che svilupperà nuove versioni del vaccino per contrastare più efficacemente anche le nuove varianti del virus. E le varianti sono ormai numerose, pertanto si tratta di un problema non più procrastinabile, dal momento che rischiano di inficiare l’efficacia dei vaccini.