Attentato a Berlino, prende piede la pista del terrorismo
Attentato a Berlino, prende piede la pista del terrorismo. Le modalità ricalcano spaventosamente quelle di Nizza, ma in questo caso l’attentatore è stato preso dalla polizia
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Nella serata di ieri l’Europa è stata costretta ad assistere ad un terrificante dejavu, ritrovandosi a contemplare alcuni dei più brutti fotogrammi della sua storia recente. Berlino come Nizza, stessa modalità, stessa follia, stesse ragioni quelle dell’attentato a Berlino di eri sera, perché anche con tutta la cautela del mondo non ci è voluto più di un secondo per capire che si trattava di un attacco mirato e ostile. 12 i morti e 41 i feriti fin ora, nessun italiano tra le vittime.
Erano le 20:15 di ieri sera quando, nei pressi della Chiesa del Ricordo, a Berlino Ovest, un tir è piombato sulla folla che si stava godendo i mercatini di natale della capitale tedesca. Un camion si è scagliato sui passanti inermi e ignari di quanto stava per accadere, e ha travolto tutto e tutti. Dopo le prime ore, tra incredulità e dolore, si è riusciti a venire a capo della faccenda e a capire quanto era accaduto. Diversamente da Nizza, il folle autore dell’attentato a Berlino è stato preso dalla polizia a circa due chilometri dal luogo della strage. Si tratta di un migrante pakistano di 23 anni, Naved B., che sarebbe entrato in Germania, seguendo la rotta balcanica, lo scorso febbraio come richiedente asilo.
Secondo quanto emerge dalle prime indagini, il pakistano avrebbe sequestrato il mezzo con cui era intenzionato a compiere la strage. A bordo del tir, infatti, è stato trovato un altro uomo, morto, che si è poi accertato essere di nazionalità polacca. Risalendo alla ditta proprietaria del mezzo pesante, si è arrivati al titolare che ha poi dichiarato di non avere più contatti con il suo autista da lunedì pomeriggio, come pure la moglie dell’uomo. Tutti coloro che lo conoscevano, comunque, hanno garantito per lui confermando la sua assoluta estraneità nei confronti di qualsiasi forma di fanatismo.
Ad avvalorare la tesi secondo la quale l’autista non sarebbe la mente dell’attentato a Berlino ci sono le tracce satellitari del tir. Secondo queste tracce, infatti, nel pomeriggio di ieri il mezzo sarebbe stato acceso e spento, senza muoversi per quasi 4 ore. Probabilmente l’attentatore, dopo aver ucciso il malcapitato autista e preso possesso del camion ha più volte tentato di azionarlo senza successo. Il furto del tir sarebbe avvenuto intorno alle 16 di ieri.
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