Auguri a Martin Scorsese, 75 anni di grande cinema
Scorsese compie oggi 75 anni, viaggio tra le opere del maestro che hanno fatto storia
“Abbiamo sempre saputo che il cinema è un business, e che la sua arte è stata possibile perché compatibile con le esigenze del business. Quando abbiamo iniziato, negli anni Sessanta e Settanta, nessuno di noi si è fatto illusioni su quel fronte. Sapevamo che avremmo dovuto lavorare duramente per proteggere ciò che amavamo.”
Da una lettera di Martin Scorsese alla figlia.
Il cinema è un business, si sa, ma ci sono alcune persone che hanno lasciato un’impronta così profonda artisticamente, da celare il mero lato del marketing. Una di queste è proprio Martin Scorsese, uno dei più grandi registi che la storia abbia potuto ammirare. Con i suoi film, tra gli anni 60′ e 70′, è stato il personaggio di spicco di una delle ondate rivoluzionarie cinematografiche più forti della storia: la New Hollywood.
Nel periodo della Nuova Hollywood, infatti, si annoverano alcuni tra i più grandi film della storia, alcuni di questi proprio girati da Scorsese. Il primo in ordine temporale è Mean Streets (1973), con Harvey Keitel e Robert De Niro: un noir di stampo fortemente autobiografico girato nelle strade di Little Italy, quartiere italiano di New York, nel quale il regista ha mosso i suoi primi passi.
Nel 76′, arriva una delle pellicole più influenti della storia del cinema: Taxi Driver, ancora con De Niro e Keitel, ormai “attori feticcio” del regista, sotto la cui ala sono cresciuti in quanto ad espressività e, soprattutto, ad esperienza. Si tratta del film che forse più di tutti ha analizzato il terribile lascito post Vietnam, pur non essendo propriamente di guerra. Si intravede l’alienazione lasciata dalla guerra attraverso gli occhi di Travis Bickle, un tassista disadattato ed in preda alla depressione. In quest’opera figura anche una giovanissima Jodie Foster. Successivamente, sempre con De Niro protagonista, Martin Scorsese dimostra grande versatilità, passando dal noir maledetto di Taxi Driver ad una commedia musicale/sentimentale: New York, New York.
Poi, nel 1980, arriva un altro capolavoro: Toro Scatenato. Qui De Niro interpreta Jake LaMotta, pugile statunitense realmente esistito, i cui modi duri e la cui “vita spericolata” hanno ispirato l’opera. Il percorso psicologico del pugile è dipinto in maniera perfetta, anch’egli entrerà in uno stato di paranoia, arrivando a spaccare la sua cintura di campione del mondo e vendendone le gemme, al fine di ricavare denaro per mettere a tacere le accuse di sfruttamento della prostituzione che pendono su di lui. Insomma, tutti personaggi dalla mente squilibrata, frutti di una società malata che Scorsese descrive con una lente cupa.
Arrivati gli anni 80′, finisce di fatto la Nuova Hollywood, ma il decennio successivo il maestro regalerà altre perle fra cui due tra i più grandi gangster movie mai realizzati: Quei bravi ragazzi (1990) e Casinò (1995), sempre con De Niro protagonista. Sono film che hanno fatto la storia del genere, rivoluzionandolo al pari de Il Padrino di Coppola. Capolavori senza tempo, di uno spettacolo cinematografico che non esiste più. Nel nuovo millennio, Scorsese continua ad evolvere il suo stile, con due grandi thriller: il primo è The Departed (remake del film di Hong Kong Infernal Affairs), con giovani attori del calibro di Leonardo DiCaprio, Matt Damon e Mark Wahlberg e con due volti storici: Jack Nicholson e Martin Sheen.
Il secondo thriller è Shutter Island (2010), di stampo fortemente psicologico, alla seconda collaborazione con DiCaprio. La terza arriverà in tempi recenti, con The Wolf of Wall Street (2013), opera volutamente esagerata, che evidenzia una vita, quella del broker Jordan Belfort (realmente esistito), fatta di eccessi e follie.
L’ultima opera di Scorsese è dello scorso anno, intitolata Silence, di genere storico. Ultima si fa per dire, è lecito infatti, aspettarsi che nonostante l’età avanzata, il genio di New York ci regali qualche altra perla. Qualcosa in pentola bolle di sicuro, si parla di un progetto, The Irishman, che vede di nuovo la collaborazione, fra gli altri, di De Niro e Al Pacino, probabilmente nelle mani di Netflix. Nell’attendere, auguriamo buon compleanno al maestro dei maestri.
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