19 Gennaio 2021 - 16:10

Australian Open, continua la protesta: cartello esposto dalla Putintseva

Putintseva

“Ci serve aria fresca!” recita il cartello mostrato dalla Putintseva dalla stanza d’albergo nella quale è “reclusa”

Yulia Putintseva, campionessa del tennis numero 28 della classifica WTA, posta sui social uno scatto che la ritrae nella sua stanza d’albergo di Melbourne con in mano un cartello con la frase in questione.

Tutto è partito dai voli provenienti da Los Angeles, Abu Dhabi e Doha, in cui sono stati riscontrati casi di positività al Covid-19. Non sono stati riscontrati casi di positività tra gli atleti e i tamponi sono risultati tutti negativi, ma le regole sono chiare: 14 giorni di isolamento per chi è entrato in contatto con un positivo.

Sono 72 gli atleti, tra maschi e femmine (nessun italiano), ad essere stati sottoposti a quarantena obbligatoria. Le regole da seguire sono molto rigide e non è per nulla facile riuscire a sottostare senza batter ciglio.

Oltre al cartello mostrato da Putintseva, anche Roberto Bautista Agut, numero 13 nella ATP ci ha tenuto a far sentire la propria voce. Il campione non ha usato mezze misure: “Si sta in prigione, ma con il wi-fi. Queste persone non hanno idea di cosa sia il tennis, di cosa siano i campi d’allenamento: è un completo disastro. Parlo del governo locale, non dell’organizzazione del torneo. Lavoro in camera, ma non è la stessa cosa: sono stanco e non riesco a pensare a due settimane così”.

Le due settimane di isolamento sono appena iniziate e l’8 febbraio, data di inizio del torneo, appare lontanissimo.