27 Luglio 2020 - 11:40

Autostrade, il Ministero attacca la società per la Liguria

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Il Ministero dei Trasporti avvia il procedimento per scontrarsi con Autostrade. La società ribatte e non riesce a capire il perché della contestazione

Una battaglia che è tutt’altro che finita. Ci vorranno trenta giorni per le deduzioni di ASPI, società che detiene il controllo di Autostrade. A Settembre, infatti, ci saranno le prime audizioni al Ministero dei Trasporti. Entro fine anno, invece, dovrebbe essere formulato il verdetto. I pronostici sono due: o una multa milionaria nei confronti della società o, in caso di non ottemperanza e reiterazione della violazione, addirittura la revoca della concessione. Il motivo dell’inchiesta è naturalmente legato alla Liguria.

Ma non c’è solo questo. Vi è anche una punizione per via del mancato svolgimento delle ispezioni trimestrali di sicurezza nei tunnel. Il Ministero dei Trasporti ha infatti aperto una procedura convenzionale nei confronti di Autostrade. Si tratta di un’inchiesta interna che funziona come un processo. E che vedrà il contenzioso tra la società concessionaria e il super commissario Placido Migliorino deciso da un dirigente ministeriale. È l’ingegnere Ferdinando Orabona della direzione vigilanza autostradale del MIT. Spetterà ad Orabona stabilire se la concessione è stata violata o meno e decidere la sanzione da comminare.

Da ASPI, naturalmente, si dicono stupiti sulla procedura convenzionale avviata dal Ministero perché tutte le scelte sono state condivise con il MIT e con lo stesso Migliorino che ora muove l’accusa. Dall’azienda fanno sapere di aver già incontrato i vertici del Ministero per fare il punto della questione. Nel caso in cui il Ministero “se ne lavasse le mani”, sarà la stessa società a chiedere un’audizione per annullare la contestazione.