Billy Wilder: 5 film da vedere per chi ama il regista noir/comedy
Oggi Billy Wilder avrebbe festeggiato i suoi 113 anni di vita. Ecco a voi una lista di film adatti per non sentire la mancanza del regista noir/comedy
Billy Wilder è uno dei registi più grandi dell’intera storia del cinema. Tutti gli aficionados e gli amanti della settima arte ne hanno sempre riconosciuto le lodi. Un uomo vero innovatore, che ha subito creare generi dal nulla e dare nuova linfa al cinema americano. Come? Tramite una satira pungente e intelligente e tramite storie dalle trame oscure, nere, che indagano negli abissi umani della psiche. Ma chi si può considerare il vero erede del suo cinema?
La risposta ancora non c’è, naturalmente. Ma c’è chi, a più riprese, ha emulato le gesta di Billy Wilder. ZON.it, infatti, vi proporrà ben 5 pellicole adatte a chiunque fosse alla ricerca di qualcosa di nuovo ma di così familiare al noto regista. E ce n’è per tutti. Sarà, infatti, un lungo viaggio nella storia del cinema a base di sorprese e di grandi riscoperte di cult andati perduti.
Pronti a cominciare il nostro viaggio?
Tootsie – Sydney Pollack
Incominciamo con un grande classico. Tootsie, film del 1982 del grandissimo Sydney Pollack, narra la storia di un talentuoso attore (Dustin Hoffman), ma volubile. Lo stesso sarà costretto ad adottare una nuova identità di donna per ottenere la parte in un film.
Deciso a non perdere l’occasione, inizia una doppia vita con intuibili complicazioni quando si innamora di una compagna di lavoro.
Inutile dire come già la trama ricordi il mitico A Qualcuno Piace Caldo, soprattutto nelle implicazioni ambigue dal punto di vista sessuale.
Ma non solo. Perché da Billy Wilder, Pollack prende spunto proprio per le parti “commediate“, rifacendosi ai dialoghi “smart” della stessa tradizione wilderiana e alla visione assurda della situazione. Un vero e proprio masterpiece.
Brivido Caldo – Lawrence Kasdan
Passiamo ora alla tradizione più “nera” di Billy Wilder. Con Brivido Caldo, nel 1981, Lawrence Kasdan omaggia alla perfezione film come L’Appartamento, La Fiamma Del Peccato, rifacendosi anche alla tradizione di autori come Raymond Chandler, James M. Cain e Dashiell Hammett.
Un vero e proprio neo-noir, pieno di passione, di criminalità, di segreti oscuri e di atti impuri che riecheggiano molto la tradizione statunitense anni ’40-’50. Brivido Caldo riecheggia tantissimo quella sensazione di calore e di vicende “sporche” che solo il fondatore del noir sapeva dare.
Un degno tributo alla tradizione cinematografica statunitense.
Mulholland Drive – David Lynch
Ed eccoci ad un regista che ha fatto di Billy Wilder uno dei suoi veri e propri maestri della sua cinematografia. David Lynch, con il suo capolavoro Mulholland Drive, rende espliciti i suoi grandissimi omaggi a quello che è forse il capolavoro del “maestro”: Viale Del Tramonto.
Mulholland Drive diventa un noir pieno di passione (anche carnale) e di tutti i problemi che questa relazione “nascosta” può provocare. L’amore che si instaura tra le “doppie” Naomi Watts e Laura Harring ricorda da vicino quella sviluppatasi tra William Holden e Gloria Swanson nel film di Wilder.
Un amore pieno di mistero, fascino, che si tinge di nero e che poi disvela tutto, con il suo finale incredibilmente visionario e intricato. Un capolavoro della storia del cinema, sotto tutti i punti di vista.
La Vita È Bella – Roberto Benigni
Ed eccoci ad uno dei capolavori di casa nostrana. Un film che non ha certo bisogno di presentazioni. Roberto Benigni, con il suo La Vita È Bella, stravolse gli Oscar del 1999, vincendo come Miglior Film Straniero, Miglior Attore Protagonista e Miglior Colonna Sonora.
Una commedia storica che affronta un dramma straziante come l’Olocausto in modo leggero, divertente, ma non per questo meno impegnativo. E che ricorda da vicino un altro dei capolavori di Billy Wilder, quello Stalag 17 che rappresenta il più “estremo” e impegnato tentativo pacifista del regista.
Le storie sono simili. Gli esiti li lasciamo scoprire a voi.
Le Vite Degli Altri – Florian Henckel Von Donnersmarck
E parliamo di un altro grandissimo capolavoro. Le Vite Degli Altri, film del 2006 di Florian Henckel von Donnersmarck, non ha certo bisogno di presentazioni. Una storia di spionaggio, d’indagine e di romanticismo.
L’agente spionistico interpretato da Ulrich Mühe condivide, in parte, lo stesso destino che Billy Wilder riserva a Leonard Stephen Vole, avvocato protagonista di un altro dei suoi capolavori, Testimone D’Accusa.
Consigliatissimo.
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