Breivik, trascorsi 10 anni dalla strage di Oslo e Utoya
Anders Breivik nel 2011 uccise 77 persone a Oslo e sull’isola di Utoya: ad oggi l’uomo dichiara di non essere pentito per ciò che ha fatto
L’estremista di destra Anders Breivik uccise 77 persone a Oslo e sull’isola di Utoya, in uno degli attentati più gravi della storia recente d’Europa. L’uomo il 22 luglio 2011 uccise a sangue freddo con armi automatiche 69 studenti in un campo estivo all’isola di Utoya e altre otto persone a Oslo.
All’epoca del processo Anders Breivik fu dichiarato pienamente responsabile delle stragi e fu condannato a 21 anni, il massimo della pena in Norvegia, alla quale si possono aggiungere di volta in volta in caso di comprovata pericolosita’ pene aggiuntive di cinque anni.
A distanza di dieci anni Breivik non si è pentito e non ha alcuna intenzione di farlo, anzi questi anni trascorsi in carcere gli sono serviti a mettere a punto la sua idea di futuro tra derive neonaziste, studi universitari, progetti di libri e ricorsi contro il sistema carcerario norvegese.
“Non ha avuto esaurimenti nervosi, non ha espresso alcun rimorso, è orgoglioso di quello che ha fatto. Semmai, stando a quanto abbiamo rilevato, è ancora più convinto delle sue posizioni di estrema destra, dichiarò il pubblico ministero Fredrik Sejersted nel corso di un’udienza del 2017 alla quale Breivik si presentò facendo platealmente il saluto romano e dichiarando che i principi del Mein Kampf di Adolf Hitler sono le uniche ragioni per cui sono in vita oggi”.
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