Btp Futura: tassi minimi garantiti al 1,15, 1,30 e 1,45%.
Al via il Btp Futura: il titolo di Stato rivolto unicamente ai piccoli risparmiatori per la ripresa post-covid. Disponibile dal 6 al 10 luglio
Lunedì 6 luglio è il giorno del via al collocamento del Btp Futura. Il nuovo titolo di Stato dedicato interamente al mercato retail (i piccoli risparmiatori) e ideato per finanziare gli interventi per la ripresa post-coronavirus. L’emissione durerà fino a venerdì 10 luglio. Il ministero dell’Economia ha annunciato anche i tassi cedolari minimi garantiti, pari all’1,15%, 1,30% e all’1,45%.
“I proventi del Btp Futura saranno interamente destinati a finanziarie le diverse misure previste per il sostegno al reddito e la tutela del lavoro, il rafforzamento del sistema sanitario nazionale ed il sostegno a famiglie e imprese italiane”, sottolinea il Mef.
I tassi cedolari definitivi saranno annunciati alla chiusura del collocamento e non potranno comunque essere inferiori ai tassi cedolari minimi garantiti. Dunque: 1,15% dal primo al quarto anno, 1,30% dal quinto al settimo anno, 1,45% dall’ottavo al decimo anno. Il Btp Futura avrà cedole nominali semestrali, calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo. Il titolo ha una scadenza di 10 anni e sarà previsto un premio fedeltà pari all’1% del capitale investito, che potrà aumentare fino ad un massimo del 3% dell’ammontare sottoscritto. Si calcolerà sulla base della media del tasso di crescita annuo del Pil nominale dell’Italia registrato dall’Istat nel periodo di vita del titolo, per coloro che lo acquistano all’emissione e lo detengono fino a scadenza.
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