Buffon: la Procura federale non procede per la presunta bestemmia
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Gianluigi Buffon non rischia il deferimento. L’audio in questione, secondo il procuratore Chinè, non sarebbe abbastanza chiaro
I fatti in questione risalgono alla famosa gara d’andata delle semifinali di Coppa Italia disputata tra la Juventus e l’Inter. Ad esser valutata dalla Procura federale è stata una presunta bestemmia pronunciata dal portiere bianconero Gianluigi Buffon subito dopo il gol subito da Lautaro Martinez, attaccante argentino dell’Inter. L’episodio non è stato sanzionato dal direttore di gara Calvarese.
La Procura federale si è espressa a favore del portiere bianconero. Secondo il capo d’ufficio Giuseppe Chinè, l’audio in questione non sarebbe abbastanza chiaro da spingere la Procura a prendere provvedimenti ai danni del calciatore. La questione si chiude qui, Gianluigi Buffon non rischia il deferimento per i suddetti fatti.
A dover essere sottolineata, però, è la presunta recidività del portiere bianconero. Proprio Buffon, infatti, si era reso protagonista di un episodio analogo pronunciando un’espressione blasfema in relazione a un episodio accaduto il 19 dicembre durante Parma – Juventus, quando aveva bestemmiato per caricare il giovane Manolo Portanova entrato nel finale. Il giudizio in merito a questa vicenda è atteso nei prossimi giorni.
Proprio Gianluigi Buffon pare essere l’indiziato principale per una maglia da titolare nella gara di ritorno contro l’Inter di domani sera.
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