21 Luglio 2023 - 13:32

Bulli Nella Rete: il progetto di Casa Betania

Bulli nella rete

BULLI NELLA RETE – Sappiamo bene che il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni sociali in crescita nella popolazione dei giovani. Per questo il progetto di Casa Betania ha attuato un‘iniziativa efficace.

Stasera 21 Luglio alle ore 21 ci sarà un concerto in piazza Ingolstadt a Marina di Carrara intitolato Bulli nella rete. Un vero e proprio momento di approfondimento rivolto ai giovani della movida.

Bulli nella rete: musica contro il cyberbullismo

Il concerto sarà una piena esperienza interattiva, studiato per catturare l’attenzione dei più giovani attraverso la musica di Joao Carrera, musicista locale molto apprezzato dai coetanei.

Grazie alla musica, i giovani potranno approfondire le tematiche del bullismo e cyberbullismo, sapere come difendersi e a chi rivolgersi in caso di violenze subite. In questo caso a Casa Betania, che mette a disposizioni sportelli d’ascolto ed esperti .

Alla serata parteciperanno anche gli educator, studenti formati da Casa Betania, che parleranno di buone prassi e informazioni utili per i loro coetanei.

Ad interagire con i giovani ci saranno la psicologa Martina Iardella, l’avvocato Paolo Russo, il sociologo Giacomo Severi e la responsabile del progetto Giulia Severi

L’iniziativa del progetto

Bulli nella rete è un progetto ministeriale finanziato dal Consiglio dei Ministri. All’ iniziativa hanno partecipato duemila studenti delle scuole di ogni ordine e grado tra Massa e Carrara. Seicento studenti inoltre (tra scuole medie e superiori) sono quelli che hanno risposto ad un questionario che servirà a costruire un percorso mirato.

Il progetto prevede anche un mega evento, in programma per il 15 dicembre a Carrarafiere, con musica e ospiti vip portatori di buone pratiche,. Il mega evento sarà presentato da Sonny Olumati, il ballerino e attivista dell’associazione Italiani senza cittadinanza che da anni si batte per l’introduzione dello ius soli.

Le parole di Giulia Severi

Giulia Severi, responsabile del progetto spiega: “La prospettiva del progetto è quella di mettere in campo più azioni congiunte per far cadere il bullo e il bullizzato in una rete virtuosa. Grazie al progetto sono emersi e stati risolti molti casi di studenti bullizzati, ma anche di bulli, che dopo aver ascoltato i nostri esperti si sono resi conti di avere avuto atteggiamenti sbagliati. Il bullo e il bullizzato vengono accolti allo stesso modo, perché spesso chi bullizza è esso stesso una vittima. Il bullismo ormai è diventato una piaga e spesso i ragazzi non sanno a chi rivolgersi. Un fenomeno in continua crescita che sfocia in attacchi di panico, tosse nervosa, livelli altissimi di ansia, talvolta nel suicidio”.

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