15 Aprile 2022 - 19:29

Bullismo a Barletta, la lettera dei genitori: “Siamo destabilizzati anche noi”

Bullismo a Barletta: è diventato virale il video in cui una ragazza offende e picchia un'altra adolescente. I genitori chiedono scusa

eboli Amalfi Capaccio

BARLETTA –  Ha fatto il giro del web un video in cui una ragazzina minorenne, per strada, intima ad una sua coetanea di non offendere più una sua amica. L’avvertimento, pronunciato tra le urla, è accompagnato da violenti schiaffi sul volto e sulla testa dell’altra adolescente, la quale non reagisce e, dopo l’ennesima violenza, si accascia a terra. Sullo sfondo compare un’altra ragazza che non interviene, oltre a chi sta filmando tutto con il cellulare.

I genitori alla comunità di Barletta: “Siamo destabilizzati anche noi”

“Siamo mortificati per quanto successo – scrivono i genitori dell’artefice della violenza – Comprendiamo il disagio della cittadinanza intera determinata dalla visione di quelle immagini che hanno destabilizzato anche noi. E’ innegabile che l’accaduto, sovrapponendosi ai recenti episodi di violenza, stia contribuendo ad alimentare, nostro malgrado, una pessima immagine della nostra amata città, speriamo, pertanto, che la cittadinanza intenderà accettare le nostre più sentite scuse.

Tuttavia, in qualità di genitori, avvertiamo l’esigenza di proteggere tutti i minori coinvolti, scongiurando il rischio che, quanto accaduto, possa marchiare in modo indelebile le adolescenti. Per tale ragione, ben sapendo di non poterci riuscire da soli, rivolgiamo un appello, all’intera comunità e agli di organi di stampa, affinché si eviti la diffusione del video in questione e ci si astenga dal continuare ad ingiuriare nostra figlia e tutte le adolescenti coinvolte in questa spiacevole vicenda. Senza negare gli errori commessi, accampare scuse o alibi, tanto meno voler sminuire l’accaduto, chiediamo che questo video possa essere relegato nel dimenticatoio mediatico affinché le adolescenti coinvolte possano recuperare il prima possibile la loro integrità psico-fisica e beneficiare, con l’aiuto di tutti, di una seconda opportunità, consapevole che il protrarsi di questo pubblico linciaggio mediatico potrà solo nuocere alle adolescenti e all’intera comunità tutta”.