9 Gennaio 2016 - 17:54

Buñuel: la nuova tempesta hardcore di Capovilla

Bunuel

Il 2016 è l’anno d’esordio per i Buñuel, con l’uscita del nuovo album “A Resting Place For Strangers”, una produzione che lascia intravedere interessanti novità per il futuro

[ads1]La band nasce come un incredibile esperimento di fusione tra Pierpaolo Capovilla e Franz Valente, rispettivamente cantante/front man e batterista del Teatro degli Orrori, Xabier Iriondo, chitarrista degli Afterhours e l’artista internazionale Eugene Robinson degli Oxbow. “Bunuel”, é il nome tratto dall’omonimo regista messicano e surrealista Luis Buñuel, cui i musicisti si sono voluti ispirare per lanciare il nuovo progetto dal sapore tutto underground. Robinson sarà la voce del gruppo, Valente e Iriondo riprenderanno rispettivamente batteria e chitarra. Questa volta, Capovilla vuole cambiare ruolo: non rimetterà in scena la maschera da leader, bensì farà risorgere dalle ceneri lo strumento che lo ha caratterizzato negli albori degli anni’90, il basso.

Con un team impeccabile e un avvincente spirito creativo, l’8 Gennaio 2016 i Bunuel rilasciano il loro nuovo album intitolato “A Resting Place For Strangers”, registrato presso la casa discografica indipendente La Tempesta, a cura di Giulio Favero. Un lavoro dunque che, per i suoi tre quarti, si può ben ritenere diretto e prodotto dai componenti del Teatro degli Orrori, come del resto è evidente dall’atmosfera cruda e dark che contraddistingue il concept della produzione.

Bunuel“A Resting Place For Strangers” è, in effetti, una violenta discesa, a colpi di hard core, nel regno delle tenebre, dove la trascinante e lamentevole ferocia vocale di Robinson si alterna al demoniaco riverbero della chitarra, mentre una batteria, dal ritmo implacabile e dalla potenza spettrale, guida l’ascoltatore negli anfratti più bui dell’inconscio umano, per rigenerarlo alla luce gelida di un sole oscuro. I titoli dei brani lasciano presagire un gusto intrigante e trasgressivo per la profanazione e una certa ironia, come lasciano intendere “This is Love”, (che sonoramente sembra rievocare odio puro), e “Jesus with a Cock”, adatti a un pubblico che ricerca l’acciaio nella musica, non l’ordinaria purezza di cuore.

L’album consta di nove tracce e le occasioni per ascoltarlo verranno offerte dal nuovo imperdibile tour della band:

28 Gennaio – Mezzago, Bloom
29 Gennaio – Marina di Massa, Theremin
30 Gennaio – Prato, Capanno 17
31 Gennaio – Parma, App Circolo Arci Colombofili
2 Febbraio – Torino, Spazio211
3 Febbraio – Roma, Monk
4 Febbraio – Napoli, Sound Music Club
6 Febbraio – Padova, MAME

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