Cambiamento climatico, un italiano su tre non ci crede
Per un italiano su tre, il cambiamento climatico non è un'emergenza reale. Lo svela l'indagine Coop sul nostro Paese
Il cambiamento climatico è solo un’invenzione. Altri addirittura invocano la fantascienza. Nonostante il pericolo imminente che tocca tutto il pianeta e anche noi abitanti, la percezione è decisamente sfasata. Secondo l’ultimo rapporto Coop sul nostro Paese, infatti, un italiano su tre pensa che questa sia una fase tipica dei grandi mutamenti che il Pianeta Terra, nel susseguirsi delle ere geologiche, ha conosciuto. Una situazione abbastanza disastrosa.
Ci troviamo di fronte ad uno scenario in cui gli scettici e i negazionisti stanno, man mano, avendo la meglio. Stando ai dati del report, nel dettaglio, il 4% del campione intervistato ha dichiarato di ritenere il cambiamento climatico solo un’invenzione, mentre un altro 11% pensa che la questione sia meno grave di quello che sembra. Il restante 19%, invece, sostiene che questo fenomeno sia sì un’emergenza, ma che in fondo non dipenda dalle attività umane.
Un ultimo 67%, invece, crede fortunatamente che sia un’emergenza tangibile, causata in primis dalle attività umane. Ma non solo. È 14% la percentuale di italiani convinti che ormai non si possa più tornare indietro, e che la variazione del modello metereologico globale sia ormai irreversibile. Tra loro, i più fiduciosi sono i giovani (solo il 7% di sfiduciati nella fascia 18-29 anni), mentre si attesta intorno al 15% il numero dei rassegnati nelle fasce d’età 30-44, 45-55, over 55 anni.
Chi potrebbe risolvere? Ben il 46% affida la responsabilità alle grandi imprese, mentre il 40% pensa che fermare il cambiamento climatico in atto sia principalmente compito degli organismi internazionali. Solo il 30%, al contrario, pensa che piccole e medie imprese possano contribuire a rallentare il fenomeno globale.
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