27 Giugno 2021 - 14:12

Canada: lo sdegno per i ritrovi dei bambini nativi negli ex istituti

canada

La scoperta delle terribili condizioni in cui vivevano i bambini nativi rinchiusi negli istituti a gestione cattolica, vittime di abusi e soprusi, ha sollevato un’ondata d’indignazione in tutto il Canada, che sembra essere collegata ai recenti incendi di alcune chiese del territorio

Sono state ritrovate circa 750 tombe senza nome di bambini frequentanti le ex scuole di nativi gestite dalla Chiesa Cattolica. Situate nel Columbia Britannica, una provincia del Canada occidentale, questa tipologia di istituti era destinata a rinchiudere i bambini di famiglie indigene, con il solo scopo di allontanarli dalla loro cultura ed eliminare la loro identità di nativi. Una pratica iniziata verso la fine dell’800 che è andata avanti fino alla prima metà del Novecento. Ad oggi, sono noti i terribili abusi e soprusi che i bambini erano costretti a subire. Una vecchia inchiesta, aveva riportato a galla episodi dimenticati nella memoria, di maltrattamenti e abusi fisici, psicologici e sessuali. Stando ai dati, oltre i 4.000 sono stati i morti di malattia o per le terribili conduzioni in cui gli ospiti di questi istituti vivevano. Tant’è che il Canada è stata accusata di essere la responsabile di un vero e proprio genocidio culturale nei confronti degli abitanti delle Prime Nazioni.

Non si è trattato del primo caso. Già il mese scorso vennero identificati i resti di 250 bambini presso una scuola simile. Scoperta che indignò il Canada e riaccese il dibattito sui crimini commessi da queste strutture a gestione cattolica e, in linea più in generale, i crimini commessi dall’intero governo e comunità canadese nei confronti delle popolazioni indigene residenti nel territorio.

Seppur non confermata, la recente notizia dell’incendio di due chiese, quella di Sant’Anna e quella di Chopaka (Canada Occidentale), entrambe distrutte dalle fiamme, sembra essere in qualche modo collegata. Forse si tratta proprio di una risposta per lo sdegno di questo passato oscuro che pesa sul popolazione canadese. La Polizia Reale si è limitata a dire che al momento si trattano solo di sospetti e si stanno effettuando degli accertamenti se, in qualche modo, questo episodio sia un continuo d’intenti iniziati con un altro incendio, avvenuto il 21 Giugno, delle chiese situate a Penticton e Oliver.

Venerdì 25 Giugno, il primo ministro canadese Justin Trudeau si è scusato con il Paese, parlando a lungo dei crimini di cui si è macchiato il Canada contro le popolazioni delle Prime Nazioni. Sempre durante il suo intervento, Trudeau ha sollecitato il Papa a fare altrettanto.